La PAS: psicopatologia e abuso dell’affidamento nelle separazioni. Interventi di confine tra psicologia e giustizia.

Riassunto

La Sindrome di Alienazione Genitoriale (PAS), descritta da Richard Gardner a partire dagli anni ottanta, è un disturbo psicopatologico – e al tempo stesso un abuso emotivo – che colpisce i figli, solitamente in un’età compresa tra i 7 e i 14/15 anni, al momento della separazione. La PAS è dovuta a due fattori concomitanti. Il primo è la programmazione o indottrinamento di un genitore – definito come “alienante” – ai danni dell’altro. Il secondo fattore, che costituisce la principale manifestazione della PAS, è l’allineamento dei figli col genitore alienante. Questi sono personalmente coinvolti in una campagna di denigrazione – che non ha giustificazione, e non è sostenuta da elementi realistici – nei confronti dell’altro genitore (il genitore alienato), che viene odiato fino ad essere escluso dalla loro vita. Gardner descrive tre tipi di PAS: lieve, moderato e grave; otto sintomi principali e quattro criteri diagnostici aggiuntivi. Per un intervento terapeutico è necessario che gli operatori della giustizia e gli psico-professionisti lavorino in sinergia. Solo una chiara e rapida azione giudiziale, mirata a scoraggiare qualsiasi tentativo di sabotaggio da parte del genitore alienante, può garantire un buon margine di successo ad interventi psicoterapeutici o di mediazione familiare.

M. Salluzzo, Rivista scientifica di psicologia, n. 8, gennaio 2006, pp. 6-18. Testo completo: link

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