Come è possibile salvare un bambino dall’alienazione genitoriale?

Come è possibile salvare un bambino dalla PAS? Questa è la domanda che molti genitori alienati hanno rivolto al Dott. Craig Childress (specialista in Parental Alienation Dynamics).

Secondo Craig Childress, esiste già nel DSM una classificazione della PAS, perchè il genitore alienante è affetto da disturbi clinicamente classificabili secondo lo schema diagnostico del DSM-IV come “Disturbo Delirante di tipo Persecutorio” (Delusional Disorder; persecutory type) e “Disturbo della Personalità, borderline-narcisistico” (Personality disorder, borderline-narcissistic).
Questi disturbi della personalità del genitore, inducono nel minore alienato, autonomi disturbi della personalità classificabili nello schema diagnostico del DSM-IV come “Disturbo Oppositivo Provocatorio” (Oppositional Defiant Disorder) e “Disturbo Psicotico Condiviso” (Shared Psychotic Disorder).

Secondo il dott. Craig Childress, quando ci si trova di fronte ad un processo di alienazione genitoriale, occorre utilizzare una strategia che prevede quattro diverse fasi: Sottrarre, Recuperare, Ripristinare e Riunificare.

Rescue. Il genitore alienante ha una psicopatologia che è centrata intorno a un Disturbo della personalità narcisisticamente organizzato. Il genitore alienante sta trasmettendo questa psicopatologia al bambino, che la esprime attraverso l’ostile rifiuto e abbandono dell’altro genitore. Ciò rappresenta una Genitorialità Patogena, in quanto il genitore, a causa della sua problematica distruttiva, stà creando una psicopatologia nel bambino.
Quando ci si trova difronte a un genitore alienante, la prima cosa da fare è salvare il bambino. Deve essere immediatamente separato dalla psicopatologia del genitore alienante e restituito alla cura del genitore psicologicamente sano o a quella di un suo familiare (ad esempio il nonno).
Occorre che il giudice riconosca il livello psicopatologico del genitore alienante e l’impatto estremamente distruttivo che esercita sullo sviluppo emotivo e psicologico del bambino. Il riconoscimento deve avvenire attraverso un professionista della salute mentale, in grado di diagnosticare il livello di degrado psicopatologico del genitore alienante.

Recovery. Il secondo passo deve consistere nel recuperare l’autenticità del bambino. Il bambino autentico, ama profondamente il genitore abbandonato-rifiutato. Il figlio autentico vuole esprimere e ricevere in cambio l’amore, dal genitore abbandonato-rifiutato. l processi di controllo psicologico e interpersonali della patologia narcisisticamente organizzata del genitore alienante deformano la psicologia del bambino
Il recupero del bambino autentico deve avvenire sfidando le false costruzioni associate al genitore abbandonato-respinto, modificando la falsa credenza del bambino che lo fa ritenere colpevole e quindi meritevole di essere respinto. In questa fase occorre il bambino nel recupero della sua autentica esperienza di profondo amore per il genitore rifiutato.
Quest’obiettivo può essere raggiunto mediante una appropriata psicoterapia infantile individuale e una psicoterapia genitore-figlio che coinvolge sia il bambino che il genitore rifiutato. Tuttavia, affinchè la psicoterapia abbia sia efficace occorre che il bambino venga allontanato dal controllo psicologicamente dominante della psicopatologia del genitore alienante per l’intera durata della fase di recupero.
La terapia di riunificazione tra il bambino e il genitore alienato è inefficace fino a quando il bambino non viene separato dall’influenza e dal controllo psicologico del genitore alienante.

Restoration. Dopo che il bambino autentico è stato recuperato e la relazione genitore-figlio deve essere guarita, riequilibrata e stabilizzata. Il disturbo della personalità psicopatologica del genitore alienante che è stata trasferita ed espressa dal bambino, deve essere trattata e risolta, compresa la visualizzazione che il bambino aveva acquisito.

Re-unification. Dopo aver recuperato il bambino autentico e aver restaurato il rapporto amorevole e affettuoso tra il bambino e il genitore alienato, può iniziare il processo di riunificazione con il genitore alienante che era stato precedentemente allontanato, per poter trattare gli effetti prodotti sul bambino dal genitore patogeno.
La terapia di riunificazione è quindi tra il bambino e il genitore alienante precedentemente allontanato che deve avvenire solo dopo che ha avuto successo il restauro del rapporto figlio-genitore precedentemente abbandonato-rifiutato.
Durante il processo di riunificazione il comportamento del bambino e quello con il genitore precedentemente respinto devono essere attentamente controllati per assicurare che i sintomi del bambino non restituiscono come risultato la reintroduzione della Genitorialità Patogena del genitore alienante. Se si verifica il ritorno dei sintomi nel bambino, si rende necessario un ulteriore periodo di separazione del bambino dal genitore patogeno e il trattamento del bambino per recuperare l’autenticità deve essere prolungata.

Più a lungo i figli restano sotto l’influenza e il controllo psicologico del genitore alienante, maggiore è il danno psicologico di cui è vittima il bambino.


Fonte/Credits: http://parentalalienationdynamics.blogspot.com
tramite http://www.antoniosammartino.it/Blog/Default.aspx?id=525

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24 comments for “Come è possibile salvare un bambino dall’alienazione genitoriale?

  1. Roberto
    17 Ottobre 2012 at 12:43

    Sono in corso di separazione da mia moglie, la quale mediante insulti, minacce ed atteggaimenti ostili è riuscita a farmi odiare dai miei due figli. Tramite il mio avvocato, abbiamo chiesto un provvedimento d’urgenza, col quale far nominare una CTU affinchè venisse accertato lo stato psicologico e/o psichiatrico sia dei miei due figli e sia di mia moglie, che nel frattempo è stata dichiarata dal suo avvocato nella memoria difensiva affetta da grave depressione, fornendo inoltre un certificato medico attestante questo suo stato. Ho fatto regolare denuncia in Questura, indicando le mie preoccupazione nel sapere che i miei figli erano in mano ad una persona affetta da turbe psichiche e nella quale ho riportato la mia impossibilità nell’adempiere all’ordinanza del giudice che prescriveva la mia facoltà nell’avere i figli con me a settimane alterne. Tramiet il mio avvocato abbiamo fatto un esposto al tribunale dei minori di Bologna e chiesto un provvedimento di urgenza….morale, il giudice ha stabilito che il percorso psicoterapeutico che nel frattempo i miei figli hanno intrappreso c/o il SUMNIA (servizio di neuropsichiatria infantile di Ferrara) fosse un provvedimento sufficente. Che i figli non mi vogliano vedere è stato ammesso sia da mia moglie e dal suo avvocato ed è stato appurato dal servizio radiomobile dei Carabinieri, che chiamai per poter “certificare” quanto stava purtroppo accadendo. Ora cosa posso fare per sbloccare questa situazione, dato che come sopra da voi riportato “più a lungo i figli restano sotto l’influenza e il controllo psicologico del genitore alienante, maggiore sarà il danno psicologico di cui saranno vittima”..? Posso fare qualcos’altro? Ormai è da Marzo che non riesco più a vedere i miei figli. Grazie. Distinti saluti

  2. admin
    17 Ottobre 2012 at 14:01

    In zona, potresti contattare il prof. Giovanni Camerini, che conosce bene questo tipo di problemi. Dopodiché, siamo in Italia. I tempi della giustizia sono quelli che sono.

  3. Adria
    22 Dicembre 2012 at 22:27

    Buonasera, questo articolo è stato integralmente copiato (compreso la fonte indicata e lo stile e colore del testo) da: http://www.antoniosammartino.it/Blog/Default.aspx?id=525
    Lo stile del linguaggio del vero autore, che conosco da moltissimi anni, è inconfondibile, è sufficiente confrontare i vostri articoli con i suoi che si comprende immediatamente chi lo ha scritto (anche se ispirato in parte da un articolo scritto in inglese). Se è stato un errore in buona fede fate la dovuta correzione.

  4. admin
    24 Dicembre 2012 at 10:00

    Grazie per la segnalazione, ci scusiamo per l’errore, ed abbiamo aggiunto la fonte italiana (che avevamo dimenticato di citare) a quella inglese (che era già citata).

  5. Yane
    21 Febbraio 2013 at 17:46

    Salve io sono una mamma che sono 5 anni che mio figlio di 14 anni soffre di P.A.S, aiutatemi per favore sono di Ferrara,dove devo andare e cosa fare?

  6. desy
    26 Novembre 2014 at 09:26

    Ciao ho 19 anni sono di torino mio padre è stato un genitore alienante nei miei confronti e ora sta facendo la stessa cosa con mio fratello che ha solo 13 anni è riuscito a separarmi da mia madre per sette lunghissimi anni e subito dopo aver ottenuto quello che voleva io a lui non servivano più ora sta facendo la stessa cosa con mio fratello, voglio “salvarlo” ma non so come fare… Sapresti consigliarmi un bravo professore qui a torino?

  7. batman
    6 Dicembre 2014 at 14:47

    Le conviene cercare una associazione di genitori separati in zona. Non abbiamo contatti diretti con professionisti e non possiamo oeprare come intermediari in questa delicata materia.

  8. Debbie
    17 Gennaio 2017 at 19:34

    Il mio partner inglese non vede, nè sente più sua figlia quattordicenne da più di un anno, la quale rifiuta qualunque contatto con lui. Lei vive con la madre, che naturalmente si mostra molto ostile verso qualunque tentativo di riavvicinamento. Non si tratta di separazione legale, perchè il mio partner e la sua ex erano solo conviventi. Comunque è la madre la “first carer”. Purtroppo in Inghilterra la legge sembra essere tutta a favore delle madri e comunque vorremmo evitare ricorsi legali, per motivi economici e di natura emotiva. La situazione si fa sempre più pesante per il nostro rapporto. Lui ha degli attacchi di depressione e rifiuta qualunque tipo di aiuto. Tutto sembra inutile. Io non so più che fare… Qualunque consiglio è ben accetto. Grazie

  9. Francesca Cibaldo
    8 Giugno 2017 at 00:36

    Basta all’alienazione parentale ; basta agli errori giudiziari ; basta alla mancata tutela nei confronti dei figli con P.A.S. e dei genitori alienati.
    Basta alle false accuse , alle calunnie verso i genitori alienati.
    Basta agli incontri protetti per il genitore alienato , è un’assurdità. Basta ai CTU che possono apportare facilmente ulteriori gravi danni.
    Basta all’ascolto dei soli testimoni , che possono anche testimoniare falsamente . Basta , basta , basta. siamo noi genitori a dover essere ascoltati ; è a noi genitori che deve essere dato il diritto di esprimerci , di difenderci ; noi genitori alienati vogliamo soprattutto il bene dei nostri figli . Non si comprende perchè dobbiamo esserci solo per metterci le mani in tasca e pagare e poi pagare ancora , riducendoci alla fame. , mentre ci viene negato il diritto di crescere i nostri figli. , mentre veniamo privati della nostra dignità e del nostro ruolo genitoriale. Lasciare un figlio in mano ad un genitore alienante è pura crudeltà , è omicidio. La legge ci deve tutelare dai genitori alienanti che sono del veri mostri , falsi , bugiardi , malvagi. BASTA CON LE LUNGHE PROCEDURE ; RIDATECI I NOSTRI FIGLI E PUNITE SEVERAMENTE CHI CI HA IMPEDITI I CONTATTI CON I RAGAZZI. LA LEGGE ED IL CTU DEVONO APPROFONDIRE I FATTI ACCADUTI , NON BASARSI SULLE APPARENZE. Ridateci i nostri figli , ridateci i nostri figli ; noi genitori alienati siamo stanchi di subire ed essere calpestati : VOGLIAMO GIUSTIZIA.

  10. Diego
    30 Settembre 2017 at 16:12

    Salve io sono un padre disperato mio figlio è stato manipolato e plagiato dalla mia ex moglie la quale gli ha fatto il lavaggio del cervello me L ha messo contro e ora io e due anni che non vedo e sento mio figlio lei fa la vittima con i servizi sociali e giudici mi ha simulato un incidente con false denuncie per farmi passare da violento e io ho le prove che quando avevo mio figlio stava bene con me e mi voleva bene sono un padre che ho sempre fatto il massimo per non fare mancare niente a mio figlio e farlo stare bene la mia ex Moglie mi ha sempre messo i bastoni fra le ruote per ostacolare il rapporto con mio figlio è riuscita a farlo. C e stata la Ctu che ha fatto due consulenze tecniche dove ha stabilito che il bimbo ha un ambivalenza triangolata e secondo lei deve comunque esserci L affidamento condiviso e che io debba rivedere mio figlio step by step con incontri protetti fino a quando gli psicologi riescono a farmelo riavvicinare e avere mio figlio come prima due week end il mese due giorni infrasettimanali le vacanze estive e natalizie ecc… ma putroppo ancora nessuno è stato in grado di farlo nonostante anche il giudice avesse stabilito queste decisioni perché il bimbo si rifiuta di fare anche le sedute psicologiche e inizia a urlare che non ci vuole andare e la madre lo asseconda e gli psicologi invece di essere in grado di prendere in mano la situazione anche loro lasciano decidere al bimbo giustificandosi che non possono obbligarlo. MA allora come devo fare io a riavere mio figlio se anche il giudice che stabilisce le cose poi però non vengono rispettate così senza l aiuto di nessuno non otterrò mai quello che più desidero e che un padre a il diritto di avere di crescere educare suo figlio. Vi prego datemi dei consigli e cosa posso fare per risolvere la mia situazione. È possibile che queste madri diaboliche alienanti e distruttive devono averla sempre vinta ci vuole una legge che riconosca la PAS e punisca chi ne fa abuso perché rovina la crescita psicologica di un bimbo che si porta dietro sempre con problematiche a volte anche gravi. Aiutatemi per combatterla puniamo queste madri malate

  11. andrea
    23 Ottobre 2017 at 18:42

    sono il padre di due splendidi bambini, anche se bambini, forse non sono più tanto, dopo una disastrosa battaglia legale i miei figli “finalmente” sono stati affidati ai servizi sociali, dico finalmente perché il saperli a casa di una persona terribile come la madre era un incubo! mentre ora, dopo anni, è stata una liberazione, inoltre io li posso vedere liberamente, mentre la madre ancora adesso vede solo il più piccolo per un paio di ore a settimana (quando non si da per malata) e sempre con la presenza dell’assistente sociale, la “grande” porta ancora addosso i segni del male che la madre le aveva fatto e si rifiuta di vederla. ora stanno finalmente crescendo tranquilli e sereni, ma prima hanno passato l’inferno, e io con loro! So bene cosa comporta la PAS perché l’ho vissuta sulla mia pelle, quella signora ha fatto di tutto per distruggermi come figura paterna, fortunatamente senza riuscirci!, ma purtroppo la madre è convinta che i figli le siano stati tolti per errore e non riesce a vedere le cose se non attraverso il suo personale interesse, senza tenere in alcun conto di quello che sia il bene dei figli! non ci riesce, semplice! ma diabolico contemporaneamente, con la madre i miei figli dovranno comunque confrontarsi, perché c’è! semplicemente c’è esiste, anche se loro non vorrebbero, loro e non io che faccio il possibile per cercare che sentano anche la sua presenza, senza aver mai fatto nulla per screditarla davanti ai loro occhi anzi! Il pericolo, spero più virtuale che reale, ma tanto è! E’ che lei vada avanti per la sua strada con i suoi grossi paraocchi orecchi , naso e gola che da anni percorre senza sosta, con questi risultati, i figli la odiano o quasi! Anzi magari li voglia sottoporre ad altri test e perizie, psicologiche invece di provare lei a ricostruire e a ricostruirsi, cosa che sembrerebbe molto più logica, ma quando non si riesce a guardare oltre il proprio naso è difficile pensare che si possa cambiare! voglio solo dire a questa persona e a chi sia interessato, due cose, spero che arrivino alle orecchie dovrebbe ascoltare, un conto è l’autonomia che raggiungi a 18 anni e un altro conto quella che hai come diritto sacrosanto dalla nascita e sancito dalla costituzione uno si chiama capacità di agire, mentre l’altra è la capacità giuridica che comprende il diritto se intendi e vuoi di decidere con chi crescere, e dove, specie se la persona con cui stavi prima ti dava solo mazzate sulla testa! spacciandole per sani principi educativi!

  12. Greta
    19 Novembre 2017 at 22:18

    Sono mamma di due bimb, 8 e 4 anni
    Mi sono lasciata col padre dei miei figli dopo 9 anni di convivenza, sono andata ad abitare in un altra casa con i miei figli dalla disperazione. I miei
    Figli non sentivano che litigi e insulti tutte le sere. Da sempre lui ha cercato di mettermi contro i figli, specialmente il maggiore, con giochi, soldi e facendogli fare qualsiasi cosa pur di far passare me che sono la madre per la figura ostile (da mamma ho sempre dato e fatto il mio dovere, cercando di educare i miei figli e dando loro tutto l’amore di cui una mamma, una donna e una persona possa dare alle persone più importanti della propria vita). Da quando sono andata via di casa non ho mai negato nemmeno per un istante che i miei figli vedessero o incontrassero loro padre, nonostante lui non abbia voluto nemmeno firmare l’accordo dell’unica cosa che io gli abbia chiesto, il mantenimento per i figli (somma del tutto ragionevole e senza approfittare del tenero re di vita che c’era in precedenza). Purtroppo ora mi ritrovo che mio figlio mi dice le parole più brutte e immorali, gli parlo tanto, gli dico che non deve ascoltare perché sono cose stupidotte da grandi i quali sono più piccoli dei bambini piccoli. Al momento mi dice, si mamma, ma io non le penso quelle cose che ti dico, è che te le devo dire altrimenti mi tira scemo e mi parla sempre di te….appena sta con il padre la scena torna a ripetersi. Mi insusulta, mi dice: il papà dice che sei una p. Non vali niente, te sei pazza, io voglio stare con lui, lui ha i soldi,non ho bisogno di te il papà paga una babysitter che mi cura, te sei una morta di fame ecc….mi sento ferita, mi domando cosa io abbia sbagliato. Mi sento impotente, non so come aiutare i miei figli. Gli parlo tanto ma nulla sembra servire. Non voglio arrivare a guerre giudiziarie, non voglio separare i miei bambini dal padre. Ma io non so come proteggere i miei bambini, non voglio che crescano con questi pensieri negativi, sono bambini, voglio che giochino, che si impegnino a scuola e che da buon genitore gli insegno a rispettare il prossimo. Sta usando i miei figli per ferire me, ci riesce. Ma il mio dolore più grande è non riuscire a proteggere loro da questo che il padre gli mette in testa.
    Se qualcuno leggesse questa lettera vi chiedo di aiutarmi per favore.
    G.
    Como

  13. batman
    21 Novembre 2017 at 09:47

    Fin che continua a vedere i flglio l’alienazione parentale è di grado intermedio e può facilmente essere risolta. Il problema serio nascerebbe se il figlio rifiutasse di vivere con lei o anche solo di vederla. Prima che ciò accada ci sono alcune contromisre che dovrebbe valutare con un professionista (psicologo o avvocato esperto in minori).

  14. Sconsolata
    14 Gennaio 2018 at 05:04

    Buongiorno,sono una mamma di due bambini, una femmina di 5 anni e un maschietto tre anni e mezzo.Convivo da 6 anni e da 4 sono disoccupata.È da due anni che vorrei lasciare il mio compagno perché la convivenza sta diventando invivibile.Dalla disperazione ancora quando avevo qualche risparmio mi sono rivolta da uno psicologo che mi ha confermato i miei dubbi.Il mio compagno soffre di un disturbo di personalità di tipo narcisistico.Ora mi ritrovo che il padre sta cercando di “comprarsi” l’affetto e la stima dei figli con continui regali e vizi vari.Li accontenta in tutto e cerca di non lasciarmi troppo da sola con loro.Io sto cercando di mantenere una certa calma per non fare pesare ai nostri figli la mia disapprovazione a questo rapporto malato ma la mia preoccupazione si sta concentrando su mio foglio più piccolo perché stravede per il padre il quale gli sta addosso in maniera morbosa. Ma vedere i capricci da bambino viziato di mio figlio mi fa stare in pensiero. Non so più come affrontare la situazione.Qualche suggerimento?Grazie a chi mi risponderà.

  15. mario
    25 Aprile 2018 at 15:19

    Buongiorno vi scrivo poichè mia moglie sta manifestando il desiderio di separarsi, senza entrare nel merito delle ragioni. da tempo mia moglie in presenza di ma figlia di 9 anni sta assumendo un atteggiamento aggressivo di critica continua su ogni cosa che faccio,. quando mi intrattengo con mia figlia a giocare mia moglie con atteggiamento perentorio mi trova sempre delle cose da fare e anche a mia figlia. ora che è arrivata anche la madre cercano di farmi stare con scuse diverse il meno possibile con mia figlia in questo momento che vi sto srcivendo mentre io ero uscito per acquistare un tubo da cambiare lei è uscita con la piccola per andare con un’amica e la figlia di quest’ultima al mare e non soni rientrate neppure a pranzo,. io cerco di evitare il confronto con mia moglie per evitare liti. però sto notando che mia figlia in presenza di mia moglie mi parla a monosillabi come se avese paura di parlarmi. e sta diventando sempre più taciturna con me. solo se riusciamo a uscire di casa da soli mi rivolge di più la parola. non solo ma delle volte mi fa delle critiche come la mamma e delle volte è sgarbata semplicemente se le chiedo se ha fredo o come è andata la scuola quando rientro a casa op se rientra lei non mi viene mai incontro per darmi un bacio. mi chiedo se non sia un inizio di alienazione parentale e se si come comportarmi. grazie

  16. batman
    25 Aprile 2018 at 15:53

    Probabilmente è l’inizio di una alienazione parentale. Sul che fare è difficile dare consigli. Legga qualcosa per documentarsi, ad esempio il libro di Amy Baker che tratta anche di casi di alienazione parentale in famiglie ancora unite.
    http://www.alienazione.genitoriale.com/figli-divisi-storie-di-manipolazione-emotiva-amy-j-l-baker/
    Qui alcuni capitoli
    http://www.bandofbroth.altervista.org/baker/file.php?file=3_storie.pdf
    http://www.alienazione.genitoriale.com/wp-content/uploads/2014/10/baker_I.pdf
    http://www.alienazione.genitoriale.com/wp-content/uploads/2014/10/baker_II.pdf

  17. Daniela
    5 Agosto 2018 at 08:58

    Mi chiamo Daniela e Sono Una Mamma! Il mio ex marito ( avvocato) ha completamente plagiato mio figlio.
    Separazione fintamente consensuale (da parte sua io invece ci credevo)
    Affidamento congiunto e collocazione presso di me (mai avvenuta)
    Sono 10 lunghi infiniti anni che lotto ma non ottengo nulla
    Quattro specialisti psicologi privati che mi fanno ragione ma non scrivono mai è così non posso più permettermi neanche questo
    Il padre che costringe mio figlio a vivere questo incubo non ha mai rispettato le condizioni di separazione né economicamente ne ovviamente con mio figlio. Mi ha messo in ginocchio e se la ride umiliandomi costantemente.
    Oramai mio figlio non vuole più nessun contatto con me, non risponde al telefono non li vedo e se lo incontro per strada scappa e si vergogna di me
    Non so nulla di lui
    E nessun avvocato che io abbia contattato vuole schierarsi contro il suo collega consigliandomi di lasciar perdere perché tanto è inattaccabile.
    La psicologa mi da da leggere libri come a mero esempio l amore che mi resta (libro splendido intendiamoci) ma la madre in questione la figlia l ha persa perché suicida. Mio figlio è vivo e vegeto e soffre molto più di me anche se non sa dire perché.
    Devo rassegnarmi? È davvero Inutile combattere contro un narcisista patologico? vince lui? il suo potere lo protegge fino al punto da distruggere mio figlio senza che nessuna faccia niente?
    Ma che posso fare …. io devo salvare il mio ragazzo …. chiedo aiuto con le ultime energie che ho.

  18. batman
    11 Agosto 2018 at 10:37

    Cerchi un avvocato disposto a battersi, al limite in un’altra città.
    Per quanto riguarda la consulenza psicologica, provi a consultare questo elenco di professionisti: https://www.alienazioneparentale.it/chi-siamo/
    Deve però valutare l’età del figlio, se fosse vicino ad essere maggiorenne, non c’è molto che possa essere tentato.

  19. Alessandra Meraglia
    8 Giugno 2019 at 22:42

    Buonasera,mi chiamo Alessandra sono anch’io una mamma separata ormai da due anni è ho due figli 14 e 6anni.il mio ex compagno sta plagiando il maggiore con regali ,soldi telefonini cerca sempre di denigrarmi difronte a loro è anche il più piccolo ora mi dice che preferisce stare col padre perché gli compra giochi e lo accontenta in qualsiasi richiesta.chiedo aiuto perché vorrei proteggere i miei figli dallo stesso padre che così facendo non si accorge che li sta rovinando.

  20. 25 Dicembre 2020 at 18:23

    Sono separato, e divorziato ho due figli, la femmina di9 anni,e il maschio di7, nonostante siamo divorziati la mia ex mi impedisce in tutti i modi a rifarmi una vita, e lo fa attraverso i bambini, mettendo in cattiva luce chiunque cerca di avvicinarsi a me soprattutto con il maschietto.

  21. Francesco
    25 Maggio 2021 at 00:45

    Nessuno può negare che esista un condizionamento ma davvero si vuole far credere che la soluzione sia la casa famiglia se si tratta di bambini e la comunità se si tratta di preadolescenti e adolescenti? Davvero si pensa questo o si vuole far credere? In quei posti si vive in stato detentivo quando non si possono avere contatti anche con uno solo dei genitori, per cui non solo avremmo personaggi che avranno lucrato sul prossimo ma persone che hanno perso gli anni migliori della vita, quindi non soltanto non si risolve ma si aggrava. Se una persona non vuole contatti con un genitore, la si smetta di dare per scontato che sia stata condizionata e anche se qualche volta fosse, non è vero che questi metodi servono! com’è che poi a quattordici anni si è imputabili? Responsabili a intermittenza perché al tempo stesso non si possono assumere decisioni? Lasciate perdere il giro di parole

  22. Manu
    26 Novembre 2022 at 23:01

    Salve, sono una mamma divorziata con una figlia di anni 16, sottrattami dall’abusante del padre un anno e mezzo fa e mai più rivista. L’ha talmente manipolata sin da piccola, che non vuole più vedermi senza alcuna ragione, perlopiù dopo averla cresciuta io completamente da sola per ben 15 anni, tra mille sacrifici, difficoltà e con il continuo ostruzionismo paterno, con tutto che in casa non era mai stato presente, in quanto aveva già da tempo un’altra vita parallela. Sono ricorsa al giudice più di una volta, ma il padre infine l’ha fatta testimoniare contro di me fino a farla collocare presso di lui, il quale nemmeno ottempera ormai da tempo, al mio diritto di visita con la scusa che è la minore che non vuole vedermi! Questo tizio è un caso psichiatrico grave, ha fatto terapia per anni ma è solo peggiorato! Sono dovuta ricorrere anche in Appello e mi hanno dato udienza una settimana prima che mia figlia compia 18 anni, ovvero tra quasi 2 anni!! Questo perché come al solito e dopo numerosi anni di lotte giudiziarie, nessuno ancora ha capito e né vuole capire cosa stava e sta succedendo e se ne sono tutti altamente infischiati! Mia figlia a causa del genitore alienante ha riportato una diagnosi di un disturbo della personalità ed è una vittima abusata con violenze reiterate di ogni genere, da parte di una specie di padre gravemente psichiatrico, patologico e manipolatore, affetto pure da triade oscura e in tutto questo nemmeno le numerose querele lo hanno mai scalfitto! E faccio i miei complimenti alla giustizia italiana, che evidenzio essere veramente IGNORANTE e COMPLICE di questi scempi ai danni dei minori e delle loro madri, perché mia figlia poteva essere salvata se solo avessero letto i numerosi ricorsi che ho prodotto negli anni addietro, fascicoli mai aperti dai vari Tribunali, i quali sono stati solo capaci di distorcere i fatti e credere alle continue falsità di un grave narcisista maligno, sadico e psicopatico, rientrante nei disturbi gravi del cluster B del DSM IV! Provo solo tanto SCHIFO per tutti loro, che spero paghino sui loro figli quello che hanno permesso di fare su mia figlia, che dovrebbero VERGOGNARSI pure di rivestire quelle cariche e che con i loro gravi comportamenti sanno solo rivittimizzare le stesse vittime di abusi! Meno male che presto andrò in TV a dire finalmente al mondo intero, tutto ciò che mi hanno combinato!!!

  23. Daniela
    15 Gennaio 2023 at 14:09

    Buongiorno, leggo con molto interesse questa rubrica e i commenti che ne seguono. Sono una nonna separata, ma che saltuariamente quando mi vedo con il mio ex coniuge e specialmente quando vediamo nostra figlia con i bambini, separatasi anche lei, in malo modo (ha lasciato lei il marito, ma non ha un lavoro, ne’ un reddito, e soffre di disturbo bipolare e persecutorio…quindi dramma nel dramma). Inoltre …è affetta dal complesso di Elettra (si chiama così?): ovvero è solo il mio ex marito ad essere vittima nel nostro processo di separazione e divorzio, avvenuto ormai da 18 anni. Quindi, come dicevo, oltre ai nostri problemi e con nostra figlia siamo stati oggetto di odio e disprezzo da parte dell’ex marito di mia figlia e dei suoi genitori, che hanno ottenuto la collocazione dei bambini presso di loro (mia figlia puo’ vederli solo tre ore due giorni a settimana e a week end alterni. Tranne il sabato del week end alternato, i bambini non possono pernottare dalla madre, mia figlia). Mia figlia, inoltre, da anni ormai , per il problema di cui sopra, permette solo a suo padre (mio ex marito) di vedere i bambini. I bimbi hanno rispettivamente 10 anni la bambina e 7 anni il bambino. Ebbene la media in cui mi è stato permesso di vederli da 7 anni a questa parte è stata di circa 2 volte all’anno. Ora ci si è messa anche la famiglia di lui (ex marito di mia figlia e suoi genitori). Come potro’ fare ad avere un rapporto significativo con i miei nipotini? Non so proprio come fare. Grazie per la Vostra attenzione

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