Newsweek: l’alienazione parentale esiste ed è un abuso sui minori

Con un lungo servizio il periodico americano Newsweek ha portato all’attenzione dei suoi lettori il problema dell’alienazione parentale. Il titolo del servizio è “L’alienazione parentale non è ancora nel DSM, ma ci sono molte discussioni” (vedi nota a pié pagina sulla nostra traduzione del titolo)

[per un altro articolo più recente di un’altra testata
chiaramente “liberal” vedi questo post su The Guardian]

C’è quindi un riferimento all’annosa polemica sul presunto mancato riconoscimento della “sindrome di alienazione parentale” nel catalogo dei disturbi psichiatri DSM5 pubblicato nel 2013 di cui si possono trovare i dettagli in questo altro post.cover
Ma non è sul DSM che va focalizzata l’attenzione, bensì sull’inquadramento complessivo del tema fatto dal periodico americano. Il primo dato importante da tenere presente è che Newsweek si è sempre caratterizzato per una linea politica “liberal”, che significa più o meno “di sinistra” o forse meglio – per i nostri standard – “di sinistra radicale”. Per questo in passato sul tema della PAS (Parental Alienation Syndrome) Newsweek aveva dato voce alle interpretazioni di alcuni ambienti femministi radicali che come è noto sostengono l’inesistenza del problema e la sua strumentalizzazione da parte dei padri violenti e abusanti.

Un esempio del passato negazionista di Newsweek si può vedere in questo vecchio articolo del 2006, non a caso reperibile sul sito Leadership Council. Allora Newsweek lanciava l’allarme sul pericolo per le donne-madri che la PAS venisse riconosciuta nei tribunali americani. L’articolo negazionista ricevette il plauso di Paul Fink, un membro del Leadership Council, noto anche perché a causa dal suo fervore negazionista poi rischiò una condanna per alcune affermazioni infamanti nei confronti di chi sostiene che la PAS è reale. Gli echi di queste vicende americane ormai lontane nel tempo stanno rimbalzando ancora oggi in Italia su alcuni blog epigoni del negazionismo di oltre oceano (si veda ad esempio questo post) che cercano – a dire il vero senza grande successo – di suscitare un allarme isterico sul tema della PAS; i malderstri tentativi di allarmismo dei blog nostrani comprendono tra l’altro la traduzione di un vecchio articolo di una infermiera – anche lei membra del Leadership Council – che senza averne titolo attaccò membri riconosciuti dell’estabilishment accademico americano.

Ma da allora molta acqua è passata sotto i ponti e la descrizione del problema che viene data oggi ai lettori di Newsweek è ben diversa da quella vagamente paranoide del 2006. Forse anche perché da allora anche alcune celebrità americane sono passate per il calvario della PAS, da Alec BaldwinJason Patric, ed è quindi difficile sostenere che la PAS non esiste o interessa solo pochi padri separati “violenti e abusanti” come sostenevano le femministe radicali in passato. 

Il pezzo di Newsweek è straordinariamente equilibrato e ben documentato e include anche un’intervista ad Amy Baker autrice di un libro fondamentale tradotto anche in italiano, con il titolo “Figli divisi – storie di manipolazione emotiva”.

Un altro pregio dell’articolo di Newsweek è l’inclusione di una testimonianza di alienazione parentale con bersaglio la madre, una storia che smentisce clamorosamente chi dice che la PAS sarebbe solo un problema dei padri separati “violenti e abusanti”.

Joe Rabiega, un counsellor di 37 anni della North Carolina, sa bene che anche i padri possono essere genitori alienanti. Durante l’adolescenza, nei giorni in cui stava con la madre, alle 4 e alle 8 del pomeriggio precise doveva essere pronto a ricevere le telefonate del padre che lo chiamava per dargli gli ordini su come comportarsi. In quelle telefonate il padre lo implorava di dire alla madre che non la voleva e che invece voleva stare con il padre. “Era come se mia madre non esistesse. Mio padre mi faceva il lavaggio del cervello per farmi credere che l’unico genitore e l’unico membro della famiglia che contava era solo lui”. Rabiega racconta che suo padre gli diceva spesso che se lui non avesse fatto come gli diceva, nessuno più lo avrebbe voluto. Il padre inoltre minacciava abitualmente il suicidio [per impietosire il figlio]. “Io ero intrappolato in questo mondo irreale e allucinato che lui aveva creato”.

Fonte/Credits: http://www.newsweek.com/

Parental Alienation Syndrome Isn’t in the DSM Yet, but It’s in Plenty of Arguments

Nota: Ringraziamo la gentile autrice di questo blog per aver segnalato l’errore della traduzione che inizialmente avevamo riportato del titolo di Newsweek. “Argument” in inglese in questo contesto non significa “argomento” ma piuttosto “discussione”. L’errore di traduzione è stato dovuto non solo al fatto che si tratta di un “false friend”, ma soprattutto all’insieme degli argomenti portati dall’articolo di Newsweek, che appaiono senz’altro a supporto dell’idea che la PAS sia reale. Diciamo che una traduzione che renderebbe meglio giustizia al testo originale potrebbe essere: “Benché non sia ancora nel DSM, ci sono molte discussioni [a sostegno]”, il titolo allude palesemente alle iniziative del professore Bernet, citato nell’articolo, che sostiene che l’alienazione parentale è già descritta nel DSM. Grazie per il suggerimento quindi. Suggeriamo a nostra volta all’autrice del blog di lasciare qualche commento in inglese direttamente sul sito di Newsweek dove fino ad ora i commenti sono praticamente tutti di persone (uomini e donne) che hanno personalmente sperimentato la PAS come fenomeno reale.

 

8 Comments

  1. Gabriele Logozzo

    Imparate l’inglese prima di inventare.
    Chissà come mai, ma nel DSM non è presente la PAS.
    Mi chiedo se sia semplice ignoranza o aperta malafede… ma la risposta è puramente accademica visto che continuate a sostenere l’esistenza di qualcosa di paragonabile alle scie chimiche.
    Complimenti per la grande figuraccia.

  2. dott. Augusto Bacrhet

    Ricordo di quando Montantelli raccontò di aver comprato una bambina abissina di 12 anni, sottolineando che in quegli anni, cose che oggi sono riconosciute infamie, erano percepite come normali. Quali errori commessi oggi verranno in futuro considerate l’infamia degli anni 2000? Il primo candidato è il negazionismo dell’alienazione genitoriale. Chi oggi pratica questo abuso sull’infanzia ed i loro difensori negazionisti, ed i giudici che non proteggono i bambini, saranno nel futuro considerati dei mostri abusanti di bambini, alla pari dei pedofili. Anche la sinistra radicale si sta rendendo conto del gravissimo errore nell’aver appoggiato certi soggetti, grave quanto l’aver cercato di negare, negli anni 70, che la pedofilia consensuale fosse un abuso.

  3. admin

    Egregio signor Lagozzo,
    la ringraziamo per il tono visibilmente alterato con cui ha portato il suo contributo (come dice il proverbio significa che qualcuno “ha la coda di paglia”). La nostra conoscenza dell’inglese è sufficiente per capire quello che leggiamo, in quanto al DSM il pezzo di Newsweek che sta commentando spiega chiaramente in che senso la PAS (come sindrome o disturbo individuale) non è nel DSM. Il professor Bernet che è citato spiega anche in che senso il fenomeno dell’alienazione parentale come problema relazionale è descritto nel DSM stesso. Ovviamente per capire l’inglese o l’italiano bisogna voler comprendere i concetti dei propri interlocutori, le persone accecate dall’odio idelogico invece hanno tuttaltri scopi.

  4. alessandra

    Ricerche e studi scientifici please! Altrimenti è solo tanta, ma tanta FUFFA.

  5. Ernesto

    L’articolo su newsweek è sparito. Forse le femministe ne hanno imposto la censura?

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