“La PAS è descritta nel DSM-5” prof. William Bernet

Bernet-color-240x300Nelle scorse settimane sono state diffuse informazioni contradditorie sulla PAS nel DSM-5. Può dirci se effettivamente l’alienazione parentale è inclusa nel DSM-5?

La locuzione “alienazione parentale” non è esplicitamente riportata nel DSM-5.

Circa tre anni fa la Task Force per il DSM ci disse che non riteneva di poter considerare l’alienazione parentale come un disturbo mentale, perché si tratta di una condizione che “non trova collocazione nel figlio”. Ci hanno detto che l’alienazione parentale andrebbe considerata come un tipo di problema relazionale e hanno sottolineato che il DSM aveva già una condizione denominata “problema relazionale genitore-figlio”. Loro ritenevano quindi che l’alienazione parentale fosse semplicemente un tipo di problema relazionale genitore-figlio. Noi abbiamo risposto che la Task Force avrebbe dovuto scriverlo esplicitamente nella parte del manuale che discuteva il problema relazionale genitore-figlio.

Nel DSM-5 la descrizione del problema relazionale genitore-figlio accenna all’alienazione genitoriale, ma non viene usata esattamente questa locuzione. La discussione del problema relazionale spiega che i problemi cognitivi nel problema relazionale genitore-figlio “possono includere attribuzioni negative delle intenzioni dell’altro, ostilità o biasimo dell’altro e sentimenti ingiustificati di estraneamento“,

Questa è un’ottima descrizione del modo come un figlio vede il genitore alienato. Ovvero, il figlio attribuisce intenzioni negative a quasi tutto quello che fa il genitore alienato; il figlio biasima il genitore alienato trattandolo come capro espiatorio in ogni possibile circostanza; e il figlio fa esperienza di ingiustificati sentimenti di ostilità e atteggiamenti negativi verso il genitore alienato.

Gli autori del DSM-5 prima hanno descritto chiaramente l’alienazione parentale nella discussione del problema relazionale genitore-figlio, ma poi hanno deviato un po’ cercando di evitare l’uso del termine esatto “alienazione parentale”.

Il DSM-5 ha altre due nuove importanti diagnosi che possono essere usate dai professionisti e dai consulenti forensi nei casi di PA. C’è una nuova diagnosi denominata “child affected by parental relationship distress” che va usata quando “il focus dell’attenzione clinica è l’effetto negativo della relazione genitoriale (ad esempio alti livelli di conflitto, stress o denigrazione) sul figlio nella famiglia, inclusi effetti su disturbi mentali o fisici del figlio“. Questa è una buona descrizione di come nasce l’alienazione, in quanto descrive come i figli sono danneggiati durante le separazioni e i divorzi conflittuali, specialmente quando i genitori sperimentano stress e continuano a denigrare l’altro genitore.

La seconda nuova diagnosi nel DSM-5 è l’abuso psicologico infantile (child psychological abuse) che viene definito come “atti non accidentali verbali o simbolici di un genitore o caregiver che causano, o hanno la ragionevole probabilità di causare, un significativo danno psicologico al bambino“. In molti casi il comportamento del genitore alienante costituisce un abuso psicologico infantile. Se si prendono in considerazione queste tre diagnosi è chiaro che il DSM-5 rappresenta un grande progresso rispetto alle precedenti edizioni del DSM per quanto riguarda l’identificazione, classificazione e diagnosi dell’alienazione parentale.

E’ previsto che il DSM sarà rivisto e aggiornato con continuità e non solo ogni vent’anni come si è fatto in precedenza. Questo è il motivo per cui ora si chiama DSM-5 invece che DSM-V. Nei prossimi anni vedremo il DSM-5.1 e poi il DSM-5.2 e così via. Con l’andare del tempo noi speriamo che la dirigenza del DSM-5 lascierà da parte questa resistenza per la mera parola “alienazione genitoriale”. E’ improbabile che adottino una diagnosi di alienazione parentale con un codice ad hoc, ma possono facilmente dire che il “problema relazionale genitore-figlio” o il “figlio affetto da distress da relazione parentale” in alcuni casi prende la forma della alienazione parentale e quindi dare una breve definizione dell’alienazione parentale.

Potrebbe spiegarci perché è importante che l’alienazione parentale venga riconosciuta nel DSM?

Perché è importante?

(1) Per migliorare il trattamento delle famiglie affette da alienazione parentale. La maggior parte dei libri di testo usati per la formazione della prossima generazione di professionisti della salute mentale sono basati sul DSM. Se l’alienazione parentale è presente nel DSM – non importa se il concetto o l’esatta locuzione – è molto più probabile che gli studenti imparino le cause, le manifestazioni e il trattamento dell’alienazione parentale.

(2) Per migliorare la ricerca sull’alienazione parentale. Abbiamo bisogno di definizioni coerenti dell’alienazione parentale che abbiano dato prova di validità e affidabilità affinché i ricercatori possano studiarne le cause, le manifestazioni e il trattamento.

(3) Per finalità legali. E’ necessario superare un passato fatto di ripetitivi dibattiti sul fatto se l’alienazione parentale esiste. Se l’alienazione parentale è nel DSM verrà normalmente accettata nelle corti come un problema reale che necessità di soluzione.

Dr. Bernet has published on a variety of subjects, including: group and individ¬ual therapy with children and adolescents; humor in psychother¬apy; forensic child psychiatry; parental alienation; child maltreatment; true and false allegations of abuse; satanic ritual abuse; reincarnation; child custody and visitation; testimony regarding behavioral genomics; and risk management.

In 2001, Dr. Bernet and Dr. John Meeks published The Fragile Alliance: An Orientation to the Psychiatric Treatment of the Adolescent, 5th edition. In 2007, Dr. Bernet and Judge Don R. Ash published Children of Divorce: A Practical Guide for Parents, Therapists, Attorneys, and Judges. In 2010, Dr. Bernet published Parental Alienation, DSM-5, and ICD-11. His next book will be Parental Alienation: The Handbook for Mental Health and Legal Professionals (2013), edited by Demosthenes Lorandos, William Bernet, and Richard Sauber.

Fonte: http://blogs.psychcentral.com ,”Parental Alienation Expert Dr. William Bernet Discusses The DSM-5” By RICHARD ZWOLINSKI, LMHC, CASAC & C.R. ZWOLINSKI

7 Comments

  1. Antonia lini

    ottimi articoli ben aderenti all’interpretazione/ diagnosi e chiari per l’uso clinico

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