L’intervento nei casi di alienazione genitoriale – Maria Cristina Verrocchio, Daniela Marchetti

L’alienazione genitoriale è una dinamica familiare disfunzionale caratterizzata da un rifiuto ingiustificato di un figlio nei confronti di un genitore nell’ambito di una separazione coniugale altamente conflittuale. Ricercatori e clinici hanno sviluppato modelli e programmi di intervento specificamente rivolti a nuclei familiari alienati. È stata condotta una rassegna sistematica della letteratura, seguendo le linee guida PRISMA, al fine di raccogliere e sintetizzare i principali modelli e programmi di intervento da applicare nei casi di alienazione genitoriale. Sono state incluse ventiquattro pubblicazioni classificate sulla base della tipologia di intervento proposta e/o valutata: cambiamento di affidamento e programmi di riunificazione, psicoterapia e consulenza psicologica.
Keywords: Alienazione genitoriale, conflitto di lealtà, rifiuto, intervento psicologico, psicoterapia.

Fonte/Credits: https://www.francoangeli.it

6 Comments

  1. stefano

    Sono una docente di musica e spesso vedo a scuola ragazzi con padri separati che subiscono le cattiverie delle ex mogli con manipolazioni dei figli in modo distruttivo verso i propri figli e i loro padri. Mi chiedo visto che ci sono ormai tanti studi sul caso, perché la legge non protegge questi ragazzi? I padri che finiscono in strada sono sempre più numerosi basta fare un sondaggio… inoltre lo stato per tutelare questi ragazzi di genitori separati dovrebbe tutelare anche i padri senza lavoro vittime di queste violenze psicologiche che sono derisi dalla società e bersagliati dalle ex mogli che lavorano e si fanno forza sui propri figli per le loro vendette. Un rapporto può anche finire nella vita ma deve esistere una legge che ferma finalmente questa terribile alienazione genitoriale, ripeto vittime soprattutto i figli e Tanti papà. Il mio messaggio è di una insegnante che vede tutti i giorni da vicino ragazzi soffrire e essere vittime di queste situazioni. Scusate il mio sfogo vi prego di prenderne atto. Per affrontare questa brutta situazione bisogna assolutamente aiutare i padri vittime di donne che strumentalizzano i propri figli per farne una vendetta. Un caro saluto a tutte le persone che si fanno in quattro in queste associazioni, cercate di favorire una legge che cerca di salvaguardare la tutela dei minori. Buon lavoro!

  2. batman

    Abbiamo una intera sezione del nostro blog sul tema delle mamme alienate. Clicchi sulla voce del menu a sinistra se vuole leggere i post.

  3. Rossana

    Tutto ciò che avete finora detto è vero lo condivido in pieno. Ma io mamma collocataria non sono il genitore alienante! Al contrario il mio ex marito ha fatto un gran lavaggio del cervello a nostro figlio tanto che dopo due anni( adesso ne ha 12) é voluto andare a vivere col padre. Non sono stata tutelata ne dal giudice ne dai servizi sociali. Premetto che la collocazione di mio figlio presso di me è stata decisa su esito di CTU. Il mio avvocato mi consigliò di richiederla perché venivo accusata di essere una cattiva madre. Dopo un anno e mezzo finalmente comprendono che le accuse del mio ex marito sono pretestuose ed interessate e collocano mio figlio con me. Negli atti è chiaro lo schieramento, già all’epoca, di mio figlio nei confronti del padre. Per l’ indifferenza di chi avrebbe dovuto monitorare, tutto questo, e per la mancanza assoluta di tutela giudiziale, mi ritrovo, ad oggi, nella condizione di madre che vede raramente suo figlio. Il mio ex sembra aver privato nostro figlio della sua volontà: egli dipende da ciò che pensa o dice suo padre.

  4. Angela Irma Scaramuzzi

    Gent.mi operatori di codesto sito, ma lo sapete che la PAS non è stata riconosciuta come sindrome? Che è inesistente? Dando per scontato che ci sono genitori che usano i figli come delle clave (indifferentemente padri e madri) per attuare le vendette nei confronti dell’altro coniuge, non ritenete che anzichè allontanare una/un figlia/o dal genitore affidatario e (moltissime volte) affidarlo all’altro (con gran nocumento del figlio), non sia opportuno forse obbligare le ex coppie a dei persorsi virtuosi di psicoterapia per tornare ad essere dei genitori nei confronti dei figli? Il terrorismo non aiuta nessuno! PAS una sindrome inventata da un misogino americano….che pena!!!

  5. batman

    Gentile signora Scaramuzzi, il nostro è un sito divulgativo e riporta vari documenti che spiegano nei dettagli che cosa è l’alienazione parentale e in che senso non è “riconosciuta” come sindrome. Ci sono differenze tra il considerare l’alienazione parentale come una sindrome (o disturbo psichiatrico) e considerarla invece un problema relazionale. Se vuole approfondire questa tematica le consigliamo di consultare i documenti su questo blog per poi passare a leggere i documenti del blog professionale http://www.alienazioneparentale.it Lì potrà chiarire ogni dubbio in merito all’individuazione dell’alienazione parentale e ai suoi trattamenti.

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