Alienazione genitoriale: sintomi

Richard A. Gardner propone di basare la diagnosi di PAS sull’osservazione di otto sintomi primari nel bambino. L’approccio di Gardner prevede di considerare l’alienazione parentale come un disturbo della personalità del bambino ed era comunemente accettato negli anni 1990-2000. L’approccio accettato dagli studiosi oggi è invece considerare l’alienazione parentale come un problema relazionale (vedi qui: Cos’è l’alienazione parentale).

  1. la campagna di denigrazione, nella quale il bambino mima e scimmiotta i messaggi di disprezzo del genitore alienante verso l’altro genitore. In una situazione normale, ciascun genitore non permette che il bambino esibisca mancanza di rispetto e diffami l’altro. Nella PAS, invece, il genitore programmante non mette in discussione questa mancanza di rispetto, ma può addirittura arrivare a favorirla.
  2. la razionalizzazione debole dell’astio, per cui il bambino spiega le ragioni del suo disagio nel rapporto con il genitore alienato con motivazioni illogiche, insensate o, anche, solamente superficiali. Ad esempio, come scrive Gardner: “non voglio vedere mio padre perché mi manda a letto troppo presto”, oppure “perché una volta ha detto cazzo”.
  3. la mancanza di ambivalenza è un ulteriore elemento sintomatico, per il quale il genitore rifiutato è descritto dal bambino come “tutto negativo”, mentre l’altro genitore è visto come “tutto positivo”.
  4. il fenomeno del pensatore indipendente indica la determinazione del bambino ad affermare di essere una persona che sa pensare in modo indipendente, con la propria testa, e di aver elaborato da solo i termini della campagna di denigrazione senza influenza del genitore programmante.
  5. l’appoggio automatico al genitore alienante è una presa di posizione del bambino sempre e solo a favore del genitore alienante, in qualunque genere di conflitto si venga a creare.
  6. l’assenza di senso di colpa è il sesto sintomo: questo significa che tutte le espressioni di disprezzo nei confronti del genitore escluso, avvengono senza sentimenti di colpa nel bambino.
  7. gli scenari presi a prestito sono affermazioni del bambino che non possono ragionevolmente venirne da lui direttamente, come l’uso di parole o situazioni normalmente non conosciute da un bambino di quell’età per descrivere le colpe del genitore escluso.
  8. infine, l’ottavo sintomo è l’estensione delle ostilità alla famiglia allargata del genitore rifiutato, che coinvolge nell’alienazione la famiglia, gli amici e le nuove relazioni affettive (una compagna o un compagno) del genitore rifiutato.

Perché si possa parlare di PAS, però, è necessario che l’astio, il disprezzo, il rifiuto non siano giustificati (o giustificabili) da reali mancanze, trascuratezze o addirittura violenze del genitore alienato.

Altri quattro criteri diagnostici sono stati identificati in seguito:

  1. Difficoltà di transizione nel momento in cui il figlio si separa dal genitore alienante per trascorrere il periodo di visita con il genitore alienato.
  2. Comportamento antagonistico o distruttivo durante le visite presso il genitore alienato.
  3. Legame patologico o paranoide con il genitore alienante.
  4. Legame forte e sano con il genitore alienato prima che intervenisse il processo di alienazione.

A seconda della gravità di questi sintomi si parla di PAS di grado lieve, moderato o grave, come dalla seguente tabella (estratta da questo articolo)

14 Comments

  1. liliana

    potrebbe verificarsi il PAS anche tra una madre e una nonna che agisce negativamente sul nipote contro la figlia stessa?

  2. Ernesto

    Se la figlia vive con la mamma, mi sembra impossibile.
    Più probabile è che la figlia abbia problemi con la mamma per altri motivi.
    Poi, come sempre, a generalizzare si corre il rischio di sbagliare

  3. Martiradonna Domenica

    Il problema vero.è.che la Convinzione Pas sta dilagando ovunque anche dove non esiste,pericoloso ritenere tutti i casi uguali perché il rifiuto del bambino può essere motivato dall’abbandono,e non da possibili condizionamenti.

  4. batman

    Lo stesso vale per qualsiasi altro comportamento illecito, può capitare anche la falsa accusa. Veda il caso della violenza domestica, ci sono casi di vera violenza domestica, e casi di false accuse di violenza domestica. Ci sono i tribunali apposta per dirimere queste controversie…

  5. Anna maria

    Sono una mamna distrutta un ex compagno narcisista ha allontanato mia figlia convincendola al trasferimento la cosa sllucinante che non ha piu nessum tipo di relazione viviamo lontane a causa del suo trasferimento ma e possibile che i figli li partoriamo noi e poi decide non di sa quale giudice o psicolgo cosa sia meglio stiamo vivendo in epoca in cui tutto è il contrario di cio che dovrebbe essere vogliamo ribellarci a questa follia ?e poi e sempre e solo questione di soldi msngiano avvocati giudici assistenti socisli psicologi psichiatri che schifo e poi se realmente volessero aiutare la famiglia cercherebbero di ricostruire un rapporto tra i tre con un percorso che sia di accrescimento per tutti e non di distruzione detto questo penso divaver aperto gli occhi a qualcuno ribelliamoci

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