25 Comments

  1. angela

    Io non entro nel merito della decisione dei giudici,probabilmente il bimbo doveva essere allontanato,non so’Però credo che il prelievo del bambino dalla scuola doveva essere dolce e discreto ,forse la figura di una psicologa che parlasse al bambino in un certo modo sarebbe stata più appropriata.Chi ci ha rimesso è il bambino che ha subito l’oltraggio,per lui questa esperienza sarà indimenticabile nel senso peggiore.Tutta la vicenda si è svolta davanti a tanti altri bambini per i quali non è stato certo un bel vedere!!!!!

  2. admin

    Angela, da quello che leggo c’era sia lo psicologo che i Servizi (e quindi presumibilmente una assistente sociale con competenze in psicologia). Hanno prima inutilmente tentato di fare andare il bambino dal preside. Ed allora hanno chiesto agli altri bambini di uscire. La tragedia si è verificata solo quando è intervenuta la famiglia della madre, che pare stazionasse permanentemente davanti alla scuola con telecamere. Chiaro indice di una situazione abnorme da cui un bambino deve essere protetto.

  3. oscar

    io come ho detto su facebook,sono letteralmente “INCAZZATO”specialmente oggi dopo aver visto in tv su rai1 l`intervista del padre… io ho 41 anni ,nel 97 sono diventato padre di un bimbo che oggi ne ha 15 anni.ebbene il mio matrimonio è durato circa 1anno dopodiché é naufragato (non per colpe mie intendiamoci).ebbene si dopo la trafila burocratica…… dopo 3 udienze vinte negli anni 1999,2000 e 2002.sono 14 anni che io non vedo mio figlio.ed io che devo dire a cio`? anche se ho ragione e quant`altro resto calmo ed aspetto perchè prima o poi mio figlio verrà a conoscenza di cio`che la sua mamma ha fatto e poi deciderà cosa è giusto.
    [admin: omesse frasi che ci avrebbero attirato una denuncia per diffamazione]

  4. admin

    Oscar, tuo figlio ha perso 14 anni di vita, e se è vittima di PAS potrebbe impiegarne molti di più per tornare alla realtà, o avere subito danni psicologici permanenti. Speriamo bene.
    Io non conosco la situazione, ma so che i bambini in queste situazioni, oggi diventati adulti, dicono chiaramente che avrebbero voluto essere salvati, per cui io sono sicuro che bene ha fatto il papà di Padova a salvare suo figlio, anche grazie a giudici ed ad al CTU.

    http://www.alienazione.genitoriale.com/i-bambini-alienati-oggi-adulti-dicono-come-volevano-essere-protetti/

  5. domenico marinelli

    sono convinto che la situazione è stata strumentalizzata dai media e così rappresentata male. Se è vero che il bimbo non si è aggrappato al banco, come dice la preside; se è vero che i poliziotti si sono comportati in maniera cristallina, come li difende ilquestore, ritendo che la esasperazione finale, così come rappresentata, sia stata determinata quasi esclsuivamente dalle grida della zia materna presente sul piazzale con telcamera che hanno potuto turbare inconsapevoli altre mamme presenti. L’uccisione dei sentimenti di un bambino, dell’amore di questi verso l’altro genitore (così come sta emergendo dalle analisi successive) è cosa ben più grave di una azione materiale di prelevamento forzato. Non penso che dolci parole convincenti potevano essere sussurrate al bambino mentre le urla della zia materna riempivano la piazza e sono sicuro che quelle urla hanno fatto al bambino più male di qualunque altra cosa: La madre dovrebbe vergognarsi per aver costretto l’altro genitore a ricorrere al magistrato per poter avere dei rapporti civili con il proprio figlio.

  6. Pier Luigi Traini

    Finalmente una pagina che tratta la vicenda in maniera seria!
    Un grande in bocca al lupo al bambino ed al padre. A quest’ultimo i miei complimenti per il coraggio dimostrato nel SALVARE il proprio figlio, rispettando sempre la legge.
    Bisogna poi dire che FINALMENTE (ma meglio tardi che mai) un tribunale abbia avuto altrettanto coraggio nel riconoscere la PAS e fare la sola cosa che ormai si potesse fare per il bene del minore.
    In quanto alla madre alienante ….spero si penta, segua un percorso e torni dal proprio figlio.

  7. […] Il 10/10/12 un bambino di 10 anni veniva allontanato da una cliente di Coffari, dopo che un CTU aveva osservato che la donna aveva alienato il figlio contro il padre perdendo la potestà.  Partiva un clamoroso attacco mediatico contro la Polizia, la Magistratura, il CTU che costringeva a rivelare particolari agghiaccianti, quali un lettino con filo di ferro usato per impedire l’allontanamento. […]

  8. gingerbread

    Da giornali/tv ecc (che talvolta ancora in questi giorni richiamano il caso) pare PERò che il bimbo alla fine non sia dal padre ma sia finito in una struttura comunitaria tipo “casa-famiglia”……

  9. […] Il 10/10/12 un bambino di 10 anni veniva allontanato da una cliente di Coffari, dopo che un CTU aveva relazionato che la signora aveva alienato il figlio contro il papà perdendo la potestà.  Partiva un clamoroso attacco mediatico contro la Polizia, la Magistratura, il CTU in seguito al quale emergevano particolari agghiaccianti, quali un lettino con filo di ferro usato per impedire l’allontanamento con metodi più tranquilli. […]

  10. giacomo

    IO VI ACCUSO!!!
    Si io accuso voi giudici di essere responsabili di causare la PAS nei figli di genitori separati.
    Si quando ad un genitore, la madre, viene data il collocamento del figlio mentre al padre si lascia un tempo marginale per potere stare con il proprio figlio, già si inizia un percorso diabolico che tenderà all’esclusione della figura paterna.
    Quando a questo si aggiunge il volere della madre di alienare il padre dalla vita del figlio ecco che si stanno ponendo le basi per un grave abuso sui bambini! In questo caso le madri non riescono a capire che colpendo l’ex marito colpiscono pure il proprio figlio. Infatti non si rendono conto del grave danno psicologico che stanno arrecando al proprio figlio, ai loro occhi il bambino è tranquillo e sereno e sono sicure di fare il bene del proprio figlio, anzi addirittura lo stanno proteggendo e lo proteggono alla stessa stregua di una madre sana che darebbe la vita per il proprio figlio. Quando in questi casi vengono fatte accuse, le più varie, nei confronti del padre andrebbero queste accuse chiarite nell’arco di pochissimi mesi. Nel caso siano vere ovviamente il padre va giustamente punito ed il bambino adeguatamente protetto. Nel caso invece siano false occorre immediatamente proteggere il bambino.
    Invece nei fatti i tempi si allungano a dismisura, passano addirittura anni, e tutti CTU, CTP, Avvocati e soprattutto I Giudici anteponendo la frase “nell’interesse del minore” sembrano fare a gare per allungare i tempi. In questi anni la madre ha avuto tutto il tempo per alienare la figura paterna . Il bambino ha sviluppato la PAS. Ma non basta una PAS di grado lieve perchè i Giudici prendono coscienza di questo grave abuso sull’infanzia, bisogna aspettare che si arrivi ad una PAS di grado elevato per far si che un giudice la riconosca. Ed allora cosa fa? Caso di Padova: ordina alla polizia di prelevare con la forza un bambino e di consegnarlo prima ai servizi sociali per riprogrammarlo per poi dire a questo bambino di tornare a volere bene al proprio padre.
    In questo triste caso come in tanti simili la madre forse ha agito in buona fede, era offuscata nei pensieri e non era in grado di capire che cosi stava soprattutto danneggiando l’amato figlio.
    Se per miracolo tali madri potessero guarire e potessero osservare con gli occhi di una madre sana i danni che hanno provocato al proprio figlio si annienterebbero dal rimorso di quello che inconsciamente hanno fatto. Si perchè nessuno metterebbe in atto qualsiasi rappresaglia nei confronti di chicchessia se per contro un proprio famigliare, addirittura il proprio figli ne potesse indirettamente anche minimamente esserne danneggiato.
    Si la madre era psicologicamente offuscata, ma voi giudici come mai non vi siete accorti di nulla? Forse non conoscete l’argomento?

  11. […] Il caso del bambino di Padova ha portato in TV alcuni rappresentanti della professione medica e psicologica che hanno lasciato intendere che poiché la PAS non è una malattia, allora non si deve fare nulla per proteggere i bambini strumentalizzati da un genitore contro l’altro nel corso della separazione. Queste prese di posizione sono il frutto della mancata conoscenza del problema. Infatti questi commentatori non hanno alcuna esperienza sul campo dei problemi che insorgono nel corso delle separazioni conflittuali. A queste prese di posizione frutto dell’emotività del momento hanno risposto 64 professionisti italiani che operano come CTU o che hanno studiato il problema a livello accademico. […]

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