(4-12-2018) Nel 2014 pubblicammo su questo blog un breve articolo in cui davamo conto di una curiosa controversia tra uno sconosciuto medico negazionista e i traduttori italiani del DSM-5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali). Che cos’è il DSM-5? E’ un grosso volume edito negli Stati Uniti dalla American Psychiatric Association (APA). In Italia è stato pubblicato dalla casa editrice specializzata Raffaele Cortina Editore. Questo fa pensare che i traduttori incaricati della versione italiana di questo volume siano professionisti che conoscono la materia. Ciò nonostante questo medico negazionista si ostina a sostenere che la traduzione italiana della sezione “Problema relazionale genitore-bambino” contiene un grave errore di traduzione nel punto dove rende l’inglese “estrangement” con “alienazione“. Rimandiamo al post citato chi fosse interessato ai dettagli.
Qui invece ci occupiamo del seguito della controversia. Il 2 dicembre 2018 il medesimo autore ha pubblicato un nuovo sproloquio per dimostrare che anche un altro manuale medico, conosciuto con la sigla ICD11 (1) viene interpretato in modo erroneo nel punto in cui cita l’alienazione parentale come uno dei “Fattori che influenzano lo stato di salute o il contatto con i servizi sanitari” del capitolo 24.
Ringraziamo quindi di cuore questa persona che si dedica con così grande passione alla ricerca dei documenti che parlano dell’alienazione parentale, perché in questi anni ha facilitato di molto il nostro compito. Infatti non sapevamo di questa citazione nel ICD11, ora grazie al suo articolo così ferocemente critico ne siamo venuti a conoscenza e possiamo spiegarlo in modo divulgativo ai lettori di questo blog. Lo faremo in un altro post una volta che avremo approfondito meglio la questione con qualche professionista. Nel frattempo godetevi il cartone animato dove per negare l’esistenza dell’alienazione parentale il medico negazionista Willie Coyote si arrampica su una parete a strapiombo.
(1) L’ICD11 (dall’inglese International Classification of Diseases) è la classificazione internazionale delle malattie e dei problemi correlati, stilata dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS-WHO). Contiene al capitolo 24 il codice QE 52.0 (Caregiver-child relationship problem) che tra i “termini indice” elenca sia parental estrangement che parental alienation. Quindi questa cosa esiste, è un fatto della vita che “può influenzare lo stato di salute o le modalità di contatto con i servizi sanitari” (come recita il titolo del capitolo 24 in cui è incluso). Non è una malattia, ma continua ad esistere in rerum natura, nonostante la pervicace testardaggine che vorrebbe negarne l’esistenza. Per quale motivo si ostinano così tanto?
Post Scriptum al 20.1.2019: il medico negazionista è tornato alla carica con esiti disastrosi per la sua credibilità. Tutti i dettagli nel nostro post “Willie Coyote e l’ICD11, capitolo 2”.