Vi rivolgereste a un dentista per un parere su una frattura alla gamba? O a un ginecologo per una bronchite cronica? Ovviamente no, questi professionisti vi direbbero: “non me ne occupo vada da un altro specialista”. Ma nel caso dell’alienazione parentale tutti si sentono specialisti. Tanto è vero che anni fa uno psichiatra specializzato in depressione femminile in un’intervista non ebbe remore ad informare l’interlocutore che – ovviamente – l’alienazione parentale “non esiste”.
Nell’anno di grazia 2018 è arrivato l’ennesimo autoproclamato esperto che dalle colonne del blog del Fatto Quotidiano informa i suoi lettori di aver dimostrato che l’alienazione parentale non esiste. Si tratta di Vincenco Puppo, che si presenta in questo modo:
Dott. Vincenzo Puppo, nato a Sapri nel 1956. Laurea in Medicina e Chirurgia e Perfezionamento in Sessuologia Medica all’Università di Firenze. Esperto in educazione alla sessualità/amore, prevenzione primaria delle violenze. Ho pubblicato nel 1997 Educazione all’amore La nuova sessuologia; nel 2011 La sessualità umana e l’educazione a fare l’amore; nel 2013 La prevenzione delle violenze; nel 2013 I dialoghi della vulva; nel 2014 G-spot does not exist. Le mie lezioni di educazione alla sessualità/amore e prevenzione delle violenze sulle donne, sono uno spettacolo scientifico, dovrebbero essere obbligatorie nelle scuole pdf dei miei articoli sono free in ResearchGate. Dal 1997 denuncio la bufala del punto G, orgasmo vaginale, eiaculazione precoce, questionario FSFI, ecc.
Non c’è che dire, un bel curriculum. Ma che ci azzecca con l’alienazione parentale? Forse il dottor Puppo nel visitare le sue pazienti alla ricerca del punto G ha trovato bambini che gli sussurravano “mio padre è uno stronzo”? Nel film Nine Months il protagonista (interpretato da Hugh Grant) sente spesso confessioni del genere, ma di mestiere lui fa lo psicologo infantile, non il sessuologo. Insomma, è alquanto singolare che uno come Puppo si prenda l’impegno di studiare un tema complesso come l’alienazione parentale per arrivare in quattro e quattrotto alla conclusione che “non esiste”. E pretende di averlo dimostrato con una lettera pubblicata gratuitamente su Reseach Gate che cita come bibliografia internazionale tre autori, tra cui una neonatologa e un avvocato italiani.
Nel suo articolo Puppo prende l’avvio per negare risolutamente l’alienazione parentale dalla proposta di Giulia Bongiorno di fare una legge penale per contrastarla. Ma pur criticando la Bongiorno, Puppo non sembra negare che i comportamenti di certi genitori che strumentalizzano i figli nel corso della separazione esistano e siano dannosi. Quindi in che cosa si distingue la sua posizione da quella della Bongiorno che vuole proprio sanzionare quei comportamenti come reato? Dove si collocherebbe la presunta “malattia” in una proposta di legge penale?
Insoma dalla lettura del suo post abbiamo ricavato il ragionevole dubbio che il sessuologo non abbia capito molto della tematica che ha così frettolosamente trattato. Speriamo che nel suo campo invece sia più accurato e preciso. In ogni modo anche se prendesse qualche cantonata anche lì, farebbe certamente meno danni che occupandosi di figli contesi. Quindi continui ad occuparsi di sessuologia e prima di parlare di altro si informi meglio (può farlo anche consultando questo blog).
Per approfondire:
- oltre al nostro blog a carattere prettamente divulgativo si può consultare www.alienazioneparentale.it tenuto da un nutrito gruppo di specialisti italiani;
- consigliamo anche di consultare il database bibliografico della Venderlibilt University;
- un articolo di facile lettura, tradotto in italiano, è quello di Richard Warshak che nel presentare il programma di recupero Family Bridges fa una approfondita introduzione sul corretto inquadramento del fenomeno dell’alienazione parentale (online a questo indirizzo);
- Cristina Verrocchio dell’Università di Chieti ha pubblicato anche di recente vari articoli su riviste internazionali che si possono reperire anche on line;
- su questo post un breve inquadramento sulle fonti reperibili on line su questo tema.
Andy
Concordo perfettamente col Dott. Puppo. Sono ormai dimostrati da tanti eminenti scienziati attraverso le loro innumerevoli ricerche empiriche, le strette relazioni patologiche esistenti ad esempio tra “Punto G” e denigrazione immotivata di uno dei due genitori, come anche tra eiaculazione precoce e conflitto di lealtà.
Dott. Puppo… ma và a……..
simona
Purtroppo conosco bene il “personaggio” , si, ha una laurea in medicina 108/110 ma non ha mai esercitato, non se la sentiva.Ai concorsi per le specializzazioni e’ sempre arrivato ultimo (all’orale si capiva che era uno psicopatico) purtroppo non lo hanno capito i miei genitori che mi affidavano a lui quando ero bambina perchè considerato persona di fiducia….