L’articolo a firma Verrocchio M.C., Marchetti D., Roma P., Ferracuti F. “Caratteristiche psicologiche e relazionali in coppia altamente conflittuali coinvolte nell’alienazione genitoriale” è stato pubblicato sul numero 4 /2018 della rivista Ricerche di Psicologia .
Dai dati raccolti e analizzati è emerso che un’elevata percentuale di genitori che si trovano coinvolti in situazioni di alienazione genitoriale presentano profili individuali di personalità disfunzionali e, tra i genitori alienati, vi è anche una percentuale significativa di madri rifiutate dai propri figli.
Titolo Rivista: RICERCHE DI PSICOLOGIA
Autori/Curatori: Maria Cristina Verrocchio, Daniela Marchetti, Paolo Roma, Stefano Ferracuti
Anno di pubblicazione: 2018 Fascicolo: 4 Lingua: Italiano
Numero pagine: 14 P. 679-692 Dimensione file: 189 KB
DOI: 10.3280/RIP2018-004008
“Nello specifico, confrontando madri e padri prescelti, le prime con quanto già evidenziato in letteratura (Baker, 2010; Johnston et a., 2005; Warshak, 2010), risultano essere più ansiose e con tratti istrionici, mentre i padri, meno indagati in studi empirici precedenti, presentano maggiormente tratti di personalità impulsivi, narcisistici e paranoici. Le madri rifiutate, invece, rispetto ai padri rifiutati, mostrano una maggiore sintomatologia ansiosa e depressiva, tratti di personalità dipendenti, istrionici e passivi-aggressivi, mentre i padri manifestano un profilo caratterizzato da tratti narcisistici di personalità. I dati sulle caratteristiche di personalità dei genitori rifiutati sembrano interessanti e da approfondire con ulteriori ricerche in quanto finora non indagati. Alcuno autori si sono focalizzati, piuttosto, sui vissuti di questi genitori evidenziando sentimenti di estremo dolore, perdita, impotenza e ingiustizia (Poustie, Matthewson e Balmer, 2018; Whitcome, 2017). Quindi appare interessante comprendere meglio il funzionamento di questi genitori per inquadrare in maniera più precisa il ruolo nell’instaurarsi e nel mantenimento della dinamica del rifiuto e della disaffezione dei loro figli”.
Gli Autori sono comunque consapevoli delle limitazioni dello studio quali 1) le dimensioni del campione che non consentono di effettuare generalizzazioni (seppure è il primo studio italiano in tal senso) e 2) la raccolta è stata espletata tramite consulenti tecnici che potrebbero aver completato il questionario influenzati da bias soggettivi nonostante il training specifico e la selezione nell’ambito dei consulenti c.d. esperti.
Ciò nonostante, i risultati ottenuti, permettono di concludere come sia necessario un maggior approfondimento in tale ambito per favorire, conseguentemente, interventi efficaci.
Anna
Buongiorno, da questa statistica sembrerebbe che nel caso di padri che si dichiarano alienati, c’è da fare attenzione. Alienati o alienanti c’è una certa personalità narcisista, che può indurre in errore. Sulle madri alienate c’è più certezza.