Giudici proteggono bambino a Padova e vengono attaccati dalla stampa femminista

Un ragazzo di 13 anni è stato allontanato dalla famiglia materna a Padova.  La stampa si è scatenata ad attaccare i giudici con titoli come «13enne tolto alla madre perché “troppo effeminato”», circostanza che attizza doppiamente le femministe: come fanatiche del potere materno e come fanatiche del gender.

La realtà che appare dalla lettura dei pochi giornali seri è ben diversa.

Da 6 o più anni il ragazzo viveva privato del papà, che era stato ingiustamente accusato di pedofilia.  È noto che il 95% delle accuse di pedofilia contro i papà separati sono false. Non è noto quante di queste siano pedo-calunnie.  Di solito la magistratura preferisce fingere che, per qualche inverosimile coincidenza, tanti genitori separati si convincano per sbaglio che i figli siano stati abusati.

A quanto pare in questa vicenda l’accusa era caduta 6 anni fa in quanto il bambino era «impossibilitato a rendere testimonianza»: frase che potrebbe indicare che il bambino era vittima di false idee.  Plagiare un bambino a credere di essere stato abusato è un maltrattamento che ha conseguenze gravi quanto l’aver subito abusi reali.

Ma, invece di allontanare immediatamente il bambino dalla madre, sembra che la magistratura abbia provato a persuaderla a riavvicinare il bambino al suo papà.

Dopo 6 anni di falliti tentativi è arrivato il provvedimento di allontanamento.

Quanto all’“effeminato”, sembra descrivere uno dei tipici sintomi della PAS: un bambino alienato tende ad identificarsi con il genitore alienante, a ridursi ad una sua copia.   E quindi un ragazzo che cerca di imitare in tutto una madre alienante può apparire “effeminato”: ma questo è solo un sintomo del problema.  Come al solito la stampa femminista ha cercato di manipolare l’opinione pubblica, usando strumentalmente questa parola.

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *