Tra il 2 e il 5 aprile del 2009 si è tenuto a Firenze un’incontro informale del gruppo di lavoro del professor Bernet che chiede l’inclusione della PAS nel DSM-V. La dottoressa Lena Hellblom Sioegren PhD ha preso nota delle conclusioni del’incontro ed ha autorizzato la pubblicazione su Internet dei suoi appunti.
Fonte: Informal international meeting with discussions about the phenomenon called PAS/PAD
Elenco delle questioni discusse nell’incontro di Firenze 2-5 aprile 2009.
1. Come si può operare per far includere la PAS/PAD nel DMS-V?
2. Quali sono gli articoli peer-reviewed e i libri da includere nella bilbiografia che il professor Bernet sta mettendo a punto?
3. Si può considerare la PAS/PAD come un disturbo relazionale?
4. Si possono definire gli effetti che si riscontrano nei bambini affetti da alienazione nei casi gravi come un disturbo multiplo? Forse un disturbo emotivo, cognitivo e comportamentale come ipotizza Agria in Spagna (www.infocop.es/view_article.asp)?
5. Come svolgere ricerche longitudinali? E ricerche sui metodi che producono il rifiuto di un genitore in precedenza visto con affetto?
6. Ci sono possibilità di organizzare un progetto di ricerca europeo per coordinare e sistematizzare i lavori e scambiare le esperienze?
7. Come diffondere più efficacemente tra i membri della professione medica, legale, psicologica, psichiatrica e sociale la consapevolezza dell’esistenza di danni gravi sui minori usati come armi nel conflitto tra i loro genitori?
8. Potrebbe essere una buona idea verificare se le ricerche biopsichiatriche e neurobiologiche di Martin H. Teicher del Mc Lean Hospital possono contribuire a dare al fenomeno della PAS/PAD una solida base scientifica? (Si veda ad esempio: “Teicher et al: Neurobiological and Behavioural Consequences of Exposure to Childhood Traumatic Stress”, in “Textbook on stress”, edited by Arnetz, Ekman&Weinheim, Germany, Wiley-VCH).
9. Potrebbe essere una buona idea focalizzare l’attenzione sui diritti umani dei minori oggetto della PAS e come questi sono violati quando il bambino è influenzato/programmato a rifiutare un genitore che prima della separazione era parte di una relazione di affetto?
10. Potrebbe essere il concetto di consenso informato un modo per ottenere l’accoglimento del fenomenoi della PAS/PAD? Con riferimento al paragrafo 12 della Convenzione ONU sui diritti del fanciullo il minore con un grado sufficiente di maturità può decidere per sé stesso. Ma quando il minore è stato manipolato, come nei casi gravi di alienazione, il bambino non è in grado di esprimere la sua autentica volontà, e pertanto il minore deve essere aiutato a non perdere contatto con uno dei genitori (come è accaduto ad esempio nel caso Comet, decision 9.5.2006 C. v.
Finland, Appl. No. 18249/02).
11. Qual’è la situazione del diritto di famiglia e la prassi concreta nei diversi paesi euoropei e che cosa si può imparare dalle diverse esperienze per eventuali future modifiche legislative da realizzare?
12. Che cosa si può fare per prevenire la PAS/PAD? Potrebbero essere corsi per i genitori che attendono la nascita del primo figlio una possibile via? Corsi magari basati sul lavoro di psicologi come Eduard Bakalar di Praga “The role of the psychologist in the custody dispute in court”?
13. Può essere la terapia imposta dal giudice o la consulenza obbligatoria un modo per aiutare i genitori a cooperare per trovare le soluzioni nel migliore interesse dei loro figli a mantenere buoni rapporti con ambedue i genitori?
Note prese nel corso della discussione:
1. Il concetto di “Entfremdung”/Alienation è incluso nel ICD-10: Z 63.5. Poiché l’ICD-11 e il DSM-V sono coordinati c’è la possibilità che la PAS/PAD venga inclusa.
2. Il concetto di PAS/PAD è probabilmente da usare in modo più appropriato solo nei casi più gravi quando un genitore ostacola attivamente la relazione e rifiuta in modo palese di essere cooperativo.
Fonte: Informal international meeting with discussions about the phenomenon called PAS/PAD