Madri vittime di padri manipolatori: nascono le associazioni

Nascono le prime associazioni di madri che hanno perso il contatto con i figli a causa dell’alienazione parentale.  L’alienazione genitoriale infatti non ha una connotazione di genere, perché non è solo la madre che può manipolare i figli contro l’altro genitore. Anche i padri lo fanno.

Richard Gardner nel 2001 si sentì in obbligo di precisare che alla sua prima definizione di sindrome di alienazione genitoriale andava fatta una correzione. Non era più vero che nella maggior parte dei casi il genitore alienante è la madre, questo suo convincimento degli anni 90 andava ormai considerato superato dall’evoluzione della società. Gardner concludeva quindi che negli USA la proporzione tra padri e madri vittime della PAS si stava rapidamente avvicinando al 50%.

Recentemente Linda Gottlieb e Amy Baker hanno  lanciato appelli a non sottovalutare il rischio per le donne di perdere i figli a causa dell’alienazione genitoriale.

Fa un certo effetto quindi vedere come anche nella società italiana si vedono gli indizi che questa previsione era azzeccata.

Si stanno infatti formando associazioni di madri che hanno perso il contatto con i figli a causa dell’alienazione parentale.

Una di queste è “Mammepersempre” Onlus che opera per la tutela dei minori e sostegno alla famiglia, per  la sensibilizzazione alla cultura della bigenitorialità e la diffusione di informazione e sensibilizzazione alla conoscenza della PAS (Sindrome di Alienzazione Parentale).

La presidente è Prudenza Fallacara, che recentemente ha voluto rendere pubblica la sua vicenda personale di madre vittima dell’alienazione genitoriale.

Questi i riferimenti dell’associazione:

Mammepersempre Associazione O.N.L.U.S.
http://www.mammepersempre.it
mammepersempre@gmail.com

sede legale:
Indirizzo: Via San Vincenzo, 66 – 70016
Località: Noicattaro BA
Mobile: +39 334 2130442

sede operativa:
Indirizzo: Via Collodi, 26 – 70018
Località: Rutigliano BA
Mobile: 334 2130442

La storia della signora Fallacara è stata pubblicata sul sito di Adiantum e si può leggere anche su questo stesso sito:
http://www.alienazione.genitoriale.com/sono-una-madre-che-lotta-da-cinque-anni-per-rivedere-i-figli-prudenza-fallacara/

L’articolo in cui Gardner ha espresso la sua previsione sull’evoluzione della proporzione madri-padri vittime della PAS è  American Journal of Family Therapy 30(3):191-202 (2002), Denial of the Parental Alienation Syndrome Also Harms Women (Online),  in cui scriveva:

In the last few years, starting in the late 1990s, there has been a gender shift. Fathers, with increasing frequency, are also indoctrinating PAS into their children (Gardner, 2001b). At this point, my own extensive experiences with PAS families have led me to the conclusion that the ratio is now 50/50, with fathers being as likely as mothers to indoctrinate children into a PAS. And colleagues of mine in various parts of the country are reporting a similar phenomenon.

Why this shift? One probable explanation relates to the fact that fathers are increasingly enjoying expanded visitation time with their children in association with the increasing popularity of shared parenting programs. The more time a programming father has with his children, the more time he has to program them if he is inclined to do so. Another factor operative here probably relates to the fact that with increasing recognition of the PAS, fathers (some of whom have read my books) have learned about the disorder and have decided to use the same PAS indoctrinational maneuvers utilized by women. It is probable that other factors are operative as well in the gender shift, but these are the two best explanations that I have at this point.

With the gender shift of PAS indoctrinators, there has consequently been a gender shift in PAS target parents. Mothers are increasingly finding themselves victims (I use the word without hesitation) of their husbands’ PAS indoctrinations of their children. Such mothers know well that PAS exists. They read my books and say, as have the father victims before them, “It’s almost as if you’ve lived in my house. You’re describing exactly what has been going on.” These mothers find themselves helpless. They cannot get help from therapists who are still mouthing the old mantras, “PAS is just Gardner’s theory,” “PAS doesn’t exist because it’s not in DSM-IV,” “PAS is not a syndrome.” Their lawyers, too, will tell them, “PAS might exist, but the court will not recognize it. I can’t use the word syndrome in the courtroom. It’s the ‘big S’ word.” Worse yet, many leaders in the Women’s Rights movement are reflexively chanting the same incantations, thereby abandoning the women whose cause they profess to espouse. These mantras have become deeply embedded in the brain circuitry of most of the people the alienated women are looking to for help—therapists, lawyers, guardians ad litems, and judges. And these groups cannot even turn to the Women’s Rights groups because they have long ago stridently taken the position that PAS does not exist, that PAS is not a syndrome, etc., etc. We see here how those who deny the existence of PAS are adding formidably to the grief of women. Women’s past denial and discrediting of PAS has now come back to haunt them. Women are now being injured by their own weapons, or, as the old saying goes, they are being “hoist by their own pitards.”

Visualizzazioni dopo 11/11/11: 13376

21 Comments

  1. Marta Harper

    Chiedo gentilmente se esiste un’associazione che si occupa di PAS a Milano.
    Grazie

  2. Francesco

    Bellissima iniziativa….complimenti!!! P.S.: non mollate mai, per il bene non dei padri, nè delle madri, ma per il bene dei nostri FIGLI!!!!

  3. Si francesco, solo per i figli… Non molleremo mai! In questi giorni di feste natalizie ho ascoltato e seguito la videna di due papà. E’ una gioia per me vedere che si può essere in pace pur vivendo momenti dolorosi quali quelli scaturiti da una separazione. La gioia è immensa quando gli occhi di un bambino guardano con fiducia un adulto.

  4. arcuri concetta

    mio marito e’ genitore alienante legalizzato … non vedo i miei figli da quattro anni .. gli stessi negati alla mia famiglia da servizi e istituzioni pur non essendo previsto nei provv.

  5. Mi spiace Concetta…Gli avvocati(onesti) hanno un ruolo decisivo nel compito di mediazione tra coniugi. Devono aiutare anche i giudici a comprendere fino in fondo la situazione… con piccole ma essenziali informazioni che riguardano la tua vita e quanto ingiustamente vivi…Ti auguro al più presto di rivedere i tuoi figli!

  6. paola demontis

    Salve, sono una mamma sarda alienata, sapete se esiste un’associazione che si occupi di PAS ad Oristano? Graziie per il vostro aiuto

  7. valentina

    Sono una madre allenata, da 5 anni non vedo i miei figli, il primo oggi ha 15 anni e la seconda ne ha 14. Ho chiesto la separazione nel 2008 ma ancora non sono divorziata x la situazione che si è creata. Sono vicina a tutte le mamme che vivono questo inferno e che conoscono questo dolore.

  8. Rosalia Marotta

    Ciao Prudenza, io lotto con l’alienazione sui miei 2 figli da 7 anni…ora siamo alle calunnie di abusi sessuali…mi puoi indicare un avvocato agguerrito che possa aiutarci? Siamo nel Varesotto…Grazie, Lia

  9. batman

    Questo blog non è in contatto con le fonti dei posti pubblicati. Puoi contattare l’associazione citata a questo recapito:
    Mammepersempre Associazione O.N.L.U.S.
    http://www.mammepersempre.it
    mammepersempre@gmail.com
    sede legale:
    Indirizzo: Via San Vincenzo, 66 – 70016
    Località: Noicattaro BA
    Mobile: 334 2130442
    sede operativa:
    Indirizzo: Via Collodi, 26 – 70018
    Località: Rutigliano BA
    Mobile: 320/9270025

  10. Se77e

    Innanzitutto un caloroso abbraccio a tutti i genitori alienati, solo chi l’ha vissuto sa cosa significhi vedersi negato l’amore di un figlio solo per l’egoismo, la cattiveria o l’ignoranza di chi fu l’amore della propria vita.
    Ma quello che voglio dire è questo: che senso ha fare associazioni di “madri” che hanno sofferto o stanno soffrendo l’alienazione genitoriale? Non vi rendete conto che questi sessismi appartengono alle stesse limitazioni culturali che sono all’origine di tanti mali della nostra società come appunto l’alienazione?
    Fate un favore a tutti: aprite le vostre associazioni a tutti: l’alienazione non conosce sessi come non conosce sessi il tumore o qualsiasi altra malattia!

  11. Daniela

    Salve mi chiamo Daniela anche io sono stata accusata di alienazione genitoriali. Ex marito narcisista manipolatore militare ecc… mi hanno vietato di vedere mia figlia se non in sede protetta. Tutto è nato perché ho voluto difendere e proteggere mia figlia da un presunto abuso. Logicamente hanno tutelato lui militare. Storie vecchie . Non mi arrendero mai a questa cosa è lotterò cercherò altre strade per riprendermi mia figlia.

  12. Claudia

    Vorrei iscrivermi ad un’associazione di Roma e dintorni se c’è, che si occupa di queste cose. Anche mia figlia è vittima di un’alienazione genitoriale grave esercitata dal padre manipolatore che me l’ha portata via da 3 anni e io sono 3 anni che lotto contro un sistema di incompetenti che hanno portato poi alla rovina della vita di figlia.

  13. Roberta Manzo

    Buongiorno
    Esiste in provincia di Venezia un associazione alla quale rivolgermi?
    Grazie

  14. Lina

    Io vivo all estero per lavoro, alienata da mio figlio da sempre cn un metodico e capillare lavaggio del cervello.A 8 anni e’ voluto andare con il padre, visite sempre piu’ sporadiche, disprezzata ed accusata ogni volta.A 17 anni il padre lo manda dalla psichiatra, nego il consenso e da allora x 5 anni mio figlio sparisce, nessuno mi da piu’ sue notizie, impazzisco di dolore,poi il mese scorso mi messaggia per dirmi che e’ sociopatico, psicopatico ed altre 36 patologie dovute alle mie torture!E che mi sbattera’ in tribunale coi suoi avvocati e testimoni.Ora so che l alienazione parentale ha avuto su di lui effetti devastanti, ed invece avevo pensato che restandome buona ed accettando tutto avrebbe diminuito il suo odio, che crescendo avrebbe capito.Vorrei poter smascherare il vero colpevole, le vere torture psicologiche che ha subito dal padre e dal suo entourage per 22 anni, forse solo cosi lui se ne allontanerebbe e ritroverebbe la serenita’ che gli hanno tolto.Ma io sono all estero, non ho soldi sufficienti per viaggi ed avvocati… cosa posso fare?Qualcuno puo’ aiutarmi ad aiutare mio figlio?

  15. Lara

    Buon giornata a tutti …esiste un riferimento in provincia di Livorno o Grosseto? Abito a Piombino …

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