7 Comments

  1. Massimo Rosini

    purtroppo è l’ennesimo caso …. la nostra associazione Figli per Sempre Trentino Alto Adige è nata su queste problematiche terribili. Che purtroppo sembrano chiare a tutti meno che a chi di dovere… I figli hanno bisogno di mamma e papà …il genitore che non lo capisce ed addirittura ostacola i rapporti con l’altro commette una violenza psicologica terribile. Massimo Rosini Vicepresidente di Figli Per Sempre TAA

  2. stefania

    Signora Daniela,
    Posso comprendere molto bene il suo vissuto sebbene la mia storia sia diversa e forse meno drastica della sua. Io infatti vedo ancora mio figlio qualche giorno in settimana, ma tendenzialmente sono nella posizione di chi quasi deve combattere ogni settimana per assicurarsi una presenza minima. Capisco cosa sia il logorarsi per non avere più molta influenza nella crescita del figlio e quanto possa essere straziante soprattutto quando la figura significativa del padre diviene oppositiva. Consideri però che per quanto negativa sia la situazione, in parte questa è un esigenza di sua figlia, ovvero, l esigenza di staccarsi da lei nei termini di ciclo evolutivo verso l età adulta. Le consiglio di avvisare sua figlia che quando vorrà la porta di casa sarà sempre aperta e non insistere nel cercarla, correrle dietro, affannarsi. Questo peggiora solo la situazione. Ho letto figli divisi di Baker, ho trovato una serie di consigli utili per affrontare questo dramma. È passeggero, può durare molto e richiede molta forza. Ma sono convinta che quella fatica sarà ripagata. Le consiglio di pensare a se stessa, di iniziare a dedicare la vita con sano egoismo a lei come donna; come mamma ha dedicato tutti gli anni passati alla crescita di sua figlia, le ha fornito le basi per evolversi e crescere. Ora probabilmente fa parte anche del conflitto che sua figlia, deve vivere. Sarà sua figlia un domani a comprendere le dinamiche, a capire la manipolazione del padre, ma per ora non è abbastanza forte ne pronta per comprenderlo. Lei invece signora, non deve lasciarsi andare, deve trovare energie creative per sé, non si lasci logorare da quella rabbia dolore perdita che sembra un lutto. Lasci la porta aperta a sua figlia, sarà lei stessa a tornare quando sarà il momento. Detto questo, sebbene la giustizia segua la volontà del minore (che in questi casi si affida al genitore alienante), sono dell idea che dovrebbero esserci delle misure di tutela per il genitore alienato e un servizio obbligatorio sia per il genitore alienato che per il genitore alienante di mediazione e correzione delle dinamiche deviate che si instaurano in questi dilemmi.

  3. batman

    Apprezzo l’incoraggiamento, ma invito alla prudenza nel prevedere che la situazione rientrerà. Lo stesso libro della Baker che lei cita parla di persone adulte che hanno capito di essere state alienate solo dopo la morte del genitore alienante. Non è una fase della crescita, è una situazione totalmente anormale e determinata dall’esterno, e spesso non passa da sola. Questo si deve sapere. Poi ognuno ne potrà trarre le conclusioni che ritiene più opportune.

  4. stefania

    Si concordo, il processo di consapevolizzazione dell alienazione può non avvenire o avvenire molti anni dopo. Bisogna discernere le componenti, valutare il grado di intensità, a che età avviene e non peggiorare le cose alimentando ulteriormente da sé l alienazione. Ma rimane il fatto che la persona, donna, madre, padre che sia non può rinunciare a stare bene e affondare negli abissi. Per questo misure di intervento sarebbero auspicabili.

  5. Cristina

    È sorprendente quanti genitori stanno vivendo lo stesso dramma, mi ci ritrovo in tutto, ho vissuto varie fasi, “mamma cattiva papà aiutami” “me ne vado non torno più e non cercarmi più ” “sono tornato ma faccio quello che mi pare” “me ne vado mi hai rovinato la vita per 15 anni” ….. Sin dai primi tempi della mia separazione ho sempre sospettato questo tipo di atteggiamento , mi ci sono voluti due anni di terapia per averne la conferma. Purtroppo non c’è una medicina e nemmeno una regola, ho somatizzato questo dolore che è simile al lutto ma grazie al cielo non lo è; non ho mai smesso è mai smetteró di amarlo, non mi faccio aspettative continuo a vivere la mia vita con un pezzo di cuore spezzato ma vivo. Vivo per me , per gli altri miei due figli e per il mio compagno che vive passivamente questa situazione. Mia madre mi diceva sempre i tuoi figli non saranno mai tuoi e come sempre aveva ragione….voglio solo sperare che lui stia bene e che alla fine riesca a crescere ed essere ugualmente felice anche senza di me.

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