Parlano le ragazze che tre anni fa furono salvate mediante un allontanamento dalla madre alienante

Le ragazze con papà Vincenzo. Credits: www.dailytelegraph.com.au

Nel 2012 i telegiornali mostrarono le drammatiche immagini in cui le ragazze gridavano e facevano resistenza perché erano state allontanate dalla madre alienante che le aveva per due anni private del papà e venivano caricate sull’aereo che le avrebbe riportate in Italia.

Una vicenda che è stata, fin dall’inizio, abuso sull’infanzia di una madre e di un sistema giudiziario contro quattro ragazze e contro il loro papà. Le ragazze erano state sottratte e portate da Firenze fino in Australia  dalla madre Australiana, che aveva ingannato il marito Tommaso Vincenzi facendogli credere che si trattasse solo di una vacanza.  Invece cercava di sottrarle ricorrendo al metodo della calunnia femminista: accusare falsamente il marito di essere maltrattante e violento.

L’ambasciata Australiana aiutò il progetto pedo-criminale, non contattando Tommaso per sentire la sua versione e non verificando la versione della donna.

Tommaso ha impiegato due anni e speso quasi tutti i suoi soldi per ottenere il ritorno a casa delle figlie.  Secondo la Convenzione di Hague doveva essere fatto subito.

Il caso attirò attenzione mediatica in Australia, dove i media accettarono la versione falsa e femminista della madre, senza verificarla.  Quando Tommaso arrivò in Australia, risultando essere una persona calma e gentile, la verità venne a galla.  La reporter Tara Brown di 60 Minutes rivelò che Laura era una madre bugiarda ed abusante: forse il colpo finale alla campagna pubblica della madre fu la rivelazione che, 3 anni prima di trasferirsi in Italia, aveva fatto incarcerare un uomo con false accuse di abusi sessuali.

L’atto finale del dramma è l’intervista a due delle ragazze, che ora hanno 16 e 17 anni.  La madre ha tentato di impedire l’intervista negando il suo consenso affermando che il padre vuole ucciderle (!).  L’intervista può essere vista  qui (sul sito 9news.com.au),  grazie a 60 Minutes Australia che ha ignorato il tentativo della madre di impedire che le figlie possano parlare. Un estratto è stato caricato anche su Youtube:

Riguardo alle accuse contro il papà le ragazze dicono: “nulla di questo è mai accaduto”, e definiscono “disgustosi” i messaggi che ricevevano dall’Australia, invitandole a far del male al loro papà. La loro capacità di capire la situazione appare da queste parole:  «Non è responsabilità nostra, ma di mamma e papà trovare il modo migliore perché noi possiamo vivere felicemente con entrambi».

Traduzione parziale ed adattamento da nationalparentsorganization.

 

 

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