Un articolo di cronaca giudiziaria apparso in un giornale locale (L’Eco di Bergamo del 31 gennaio 2009) sollevava un problema molto serio e ben estendibile oltre l’area di diffusione del quotidiano stesso: la strumentalità di molte (false) denunce per abusi e maltrattamenti usate per ottenere vantaggi in sede di separazione coniugale.
La questione veniva pubblicamente proposta proprio da una donna, il P.M. Dott.ssa Carmen Pugliese della Procura della Repubblica di Bergamo, che nel denunciare un allarmante progressivo aumento delle denunce per maltrattamenti aggiungeva che “solo in due casi su dieci si tratta di maltrattamenti veri. Il resto sono querele enfatizzate e usate come ricatto nei confronti dei mariti durante la separazione”.
Partendo dalla gravità della questione sopra indicata (spesso causa di gravi sofferenze e di ingiuste detenzioni) il presente lavoro vuole costituire uno spunto di riflessione e collaborazione tra il mondo giuridico e quello della psicologia forense affinché gli operatori del diritto possano contare sul bagaglio di conoscenze di cui è portatore, ogni giorno di più, il mondo della psicologi. Ciò con l’auspicabile obiettivo di giungere, in misura sempre maggiore, a sentenze giuste che conducano alla condanna di chi si sia effettivamente macchiato di reati tanto ignobili e, allo stesso tempo, all’assoluzione di persone ingiustamente denunciate per altrettanto ignobili ragioni di natura economica o di rivalsa personale.
Psicologia & Giustizia Anno XV, numero 2 Luglio – Dicembre 2014
LE CRISI CONIUGALI ED IL GRAVE PROBLEMA DELLE FALSE DENUNCE: UTILITA’ E RUOLO DELLA TRIAL CONSULTATION
Avv. G. Manuali
Parole chiave: false denunce, trial consultation, PAS, sindrome di Munchausen
Fonte originiale/Credits: www.psicologiagiuridica.com