(4.8.19) — Il portale di informazione Modena in Diretta ha pubblicato un’intervista ad una donna che oggi ha 31 anni e che è stata allontanata dai genitori a 10 anni per le accuse di “abusi satanici” documentate dal reportage “Veleno”. La “ex bambina” conferma tutte le accuse di abusi sessuali da parte del padre, fatto che, essendo lei una donna adulta, potrebbe in astratto essere considerato degno di credito.
Ma subito dopo, su domanda della giornalista, conferma anche la parte anomala della vicenda, quella dei sacrifici umani nei cimiteri con uccisioni di neonati e altre nefandezze incredibili. Omicidi e orrori su cui all’epoca non venne trovate la minima prova e che, come ha mostrato Pablo Trincia nel reportage Veleno, non possono essere avvenuti come narrato per svariati motivi.
Quindi cosa si deve pensare del suo racconto? Si osservi il distacco con cui spiega di non aver più voluto avere contatti con i genitori biologici. E la freddezza con cui racconta di aver assistito a sacrifici umani di neonati, arrivando fino al punto di uccidere personalmente “io lo ho visto fare e una volta lo feci anch’io”. L’unico momento in cui si emoziona è quando parla del fatto che la storia di allora non è stata dimenticata e se ne è riparlato in seguito alla scoperta delle false accuse di Bibbiano. Come dire che per rispetto per lei si dovrebbe tacere e lasciare in pace gli assistenti sociali e gli psicologi che all’epoca si occuparono della vicenda.
Il video di TRC/Modenaindiretta:
Il 5 agosto 2019 la madre ha replicato rilasciando queste dichiarazioni:
MODENA 5.8.19 – Inchiesta pedofilia nella bassa. Lorena Morselli risponde all’intervista rilasciata dalla figlia Valeria a Trc, ponendo l’accento sull’aspetto più discusso della vicenda: la presunta uccisione di bambini. E parla di plagio, operato dai servizi sociali dell’epoca.
“Non ho mai avuto dubbi”, dice Valeria Covezzi. Ma dubbi non li ha nemmeno la madre, Lorena Morselli, assolta da tutte le accuse, assieme al marito Delfino Covezzi, che oggi ha voluto rispondere alle parole della figlia. I 16 bambini su cui si è basata l’inchiesta sulla pedofilia nella bassa – dice la donna – sono stati plagiati. E’ stato spiegato loro cosa dire, come dirlo. Così bene da farla diventare la verità. E a dimostrazione di ciò porta ad esempio il racconto sulle uccisioni: drammatiche, allucinanti, impensabili. E mai dimostrate: del resto le accuse di omicidi e riti satanici caddero già durante i processi, le condanne passate in giudicato riguardarono unicamente abusi in ambito domestico. Questo perchè, ricorda Lorena Morselli, anche la corte d’appello nel 2013 parlò di indagini inadeguate, bollando come quanto meno “inesperte” le psicologhe che con il loro approccio ai bambini hanno contaminato i ricordi. Ma proprio questa contaminazione potrebbe rendere davvero difficile ricostruire quanto accaduto 20 anni fa. I bambini di allora, adesso adulti, ricordano cose diverse: e se qualcuno afferma che era tutto falso, come ricostruito anche dall’inchiesta Veleno di Pablo Trincia, altri, come Valeria, confermano tutto. A gettare benzina sul fuoco l’indagine sui fatti di Bibbiano, nel reggiano, su un presunto business dietro agli affidi di minori tolti alle famiglie. E dietro tutto questo il dramma soprattutto dei 16 bambini, che in un modo o nell’altro si portano dentro un incubo personale che difficilmente avrà soluzione.
https://www.modenaindiretta.it/
Riferimenti sulla vicenda dei Diavoli della Bassa Modenese:
Visualizzazioni dopo 11/11/11: 4916