Andolfi Cristiana era stata rinviata a giudizio presso il tribunale di Livorno per il reato di cui all’art. 348 del codice penale, per aver abusivamente esercitato l’attività di psicologa sottoponendo ad analisi di tipo psichico un minore, non risultando iscritta all’albo degli psicologi.
La Andolfi, difesa dagli avvocati Coffari Andrea e Garbatini Giovanni, ha rinunciato a dimostrare la sua eventuale innocenza, chiedendo ed ottenendo la prescrizione.
L’analisi per la quale la Andolfi Cristiana è stata rinviata a giudizio era stata depositata nel corso di una causa di separazione ad opera di una donna separata cliente dello stesso Coffari, alla quale è stata poi sospesa la potestà genitoriale e che è poi stata rinviata a giudizio per maltrattamento e lesioni su minore e per aver disatteso sentenze di affido condiviso etc. In relazione a tale vicenda, la Corte Europea per i Diritti Umani ha condannato l’Italia (sentenza 53377/13), prescrivendo che il minore vittima di alienazione genitoriale deve essere protetto mediante l’allontanamento dal genitore alienante.