I falsi abusi sono un abuso

Chi finge di difendere i bambini dai pedofili può essere peggio dei pedofili: coinvolgere un bambino in false accuse è una forma di abuso sessuale che può avere conseguenze psico-patologiche sovrapponibili a quelle degli abusi reali.

Richard Gardner prima di occuparsi dell’alienazione genitoriale studiò approfonditamente il fenomeno delle false accuse di abuso sessuale a cui dedicò un volume di 742 pagine intitolato “True and False Accusations of Child Sex Abuse“.

Più recentemente sono intervenuti su questo tema i prof. Camerini, Montecchi e Van Gijseghem.

Hubert van Gijseghem, professore presso l’Università di Montreal ed esperto psico-legale, specialista nel settore a livello mondiale ed autore di numerosi libri, afferma che le false accuse hanno sui bambini conseguenze gravi quanto la pedofilia vera e propria. È autore dell’articolo

H. Van Guseghem,  “L’impact sur l’enfant d’une fausse allégation d’abus sexuel dans le contexte de divorce: réflexions cliniques” pubblicato su Psychiatrie, recherche et intervention en santé mentale de l’enfant 3 (1992) 115.

Il prof. Francesco Montecchi, già primario di neuropsichiatria infantile, è intervenuto agli Stati Generali sulla Giustizia Familiare sul tema “aspetti psicologici e psicopatologici di un minore nel corso dell’accertamento di un abuso”.  Nel corso del suo intervento ha toccato il tema dell’alienazione genitoriale e dei falsi abusi.

Il prof. Montecchi considera che coinvolgere un bambino in false accuse è una forma di abuso sessuale in quanto il bambino viene inserito in un contesto in cui il linguaggio è fortemente sessualizzato.  Elenca vari tipi di false accuse:

  • quelle sostenute da adulti con delirio dissociato, facilmente riconoscibili;
  • i casi più gravi e difficili sono quando il genitore accusante ha un delirio lucido sistematizzato.  Se persiste la ricerca ostinata della costruzione dell’abuso questo genitore fa i giri turistici fra i “professionisti” e “centri” per avere la conferma: è una forma di Sindrome di Münchausen per procura.
  • quelle sostenute da adulti consapevolmente calunniosi.

I bambini vittime di false accuse possono arrivare al rifiuto o la perdita di un genitore.

Il professore spiega la gravità di questa forma di abuso: l’esperienza di avere entrambi i genitori è comune a tutte le culture, radicata negli strati più profondi della psiche; l’esistenza nella psiche dell’archetipo del padre e della madre necessita della relazione con genitori reali.  Un bambino danneggiato nella propria vita familiare sarà un adulto danneggiato nella vita:  rompere l’attivazione delle relazioni familiari porterà ad un danno nella costruzione della propria famiglia, nell’inserimento nel sociale e nel lavoro.

La percezione di non potersi appoggiare ad un genitore viene accompagnata dalla paura di perdere l’appoggio dell’altro genitore, percepito non come il migliore ma come il più forte.  Il bambino allora incomincia ad alienare il genitore assente, arrivando al rifiuto, percepito dal bambino come un abbandono.

Sebbene la manifestazione esteriore della PAS sia il rifiuto di un genitore, in realtà il bambino ha un gran bisogno di quel genitore, lo sente divorante ed il rifiuto lo mette a contatto con un proprio bisogno.

Un articolo firmato dal prof. Camerini et al. e pubblicato su Psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (2010), vol. 77: 127- 137 trova che il coinvolgimento di un bambino in una denuncia infondata, specie allorquando da essa derivano provvedimenti giudiziari e psicosociali che incidono sulle relazioni intrafamiliari, può produrre effetti negativi sul funzionamento psicologico, sociale e adattivo del bambino sovrapponibili a quelli che si verificano nelle condizioni di abuso realmente esperite:

  • La maggior parte delle false accuse “capita” nelle separazioni conflittuali, nelle quali nel 90,4% dei casi l’accusato è il padre che risulta innocente nel 92,4% dei casi.
  • Sono stati osservati sintomi psico-patologici nel 65% dei bambini coinvolti in falsi abusi (disturbi dell’asse I del DSM IV TR).
  • Non viene riferito di condanne per calunnia o maltrattamenti su chi ha portato avanti le false accuse.

Riportiamo il riassunto dell’articolo ed il link al testo completo dell’articolo.

Disturbi psicopatologici e fattori di stress

in procedimenti penali relativi all’abuso sessuale

GIOVANNI B. CAMERINI, DANIELE BERTO, LINO ROSSI, MARCO ZANOLI

Riassunto

In un campione di 70 bambini (46% maschi e 54% femmine) di età compresa tra i 4 e i 12 anni coinvolti in procedimenti legali relativi ad abuso sessuale ed esitati in sentenza di colpevolezza nel 50% dei casi (gruppo CSA) e di proscioglimento o di asso- luzione nel restante 50% (gruppo non-CSA) è stata ricercata la correlazione tra i fattori di stress ed i sintomi clinici osservati prime e dopo l’inizio del procedimento penale. Nel campione le denunce infondate di abuso sessuale risultano maggiormente presenti nei casi intra e peri-familiari piuttosto che extrafamiliari; questo rilievo si lega all’elevata quantità di denunce scaturite da conflittualità all’interno della coppia genitoriale nel corso della vicenda separativa. Non sono emerse differenze significative fra i due gruppi per quanto riguarda la presenza di sintomi/problemi precedenti l’inizio del procedimento penale; non è stato rilevato un diretto collegamento tra aspetti psicocomportamentali specifici ed esperienze di vittimizzazione sessuale. I dati mostrano che i procedimenti penali sono in grado di incrementare i fattori di stress dovuti al rapporto con il sistema giudiziario e con i servizi sociosanitari in entrambi i gruppi; nel gruppo non-CSA aumenta significativamente la probabilità di sviluppare veri e propri sintomi psicopatologici nei bambini coinvolti (presenza di disturbi dell’asse I del DSM IV TR nel 65% dei casi).

 

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15 Comments

  1. costantino

    Chi accusa falsamente qualcuno di violenza sessuale nei confronti dei propri figli andrebbe rinviato a giudizio e condannato con il massimo della pena.
    Senza se e senza ma.
    Comportamento delinquenziale.

  2. Il marciume dei falsi abusi e delle false accuse di violenza sessuale su bambini è portato avanti anche da psicologi spesso consulenti delle procure che non si aprono alla possibilità che quel l’accusa possa essere infondata o frutto di delirio genitoriale e convincono il pM a perseguitare un operatore scolastico un genitore o altro lasciandolo ingiustamente nel fetore e nella vergogna, ben sapendo che quel bambino non ha subito violenza a scuola od altrove ma la sta subendo perché viene martoriato dai psicologi che gli fanno le domande più suggestive e più svariate prima di sottoporlo al vaglio serio magari di un incidente probatorio svolto con parità tra accusa e difesa e nel rispetto per es della carta di noto. Dico ciò perché da avvocato difensore mi sento disarmato finanzi a tanta cecità.

  3. Il problema più grande lo stò vivendo io,dove l’assistente sociale (dottoressa *) del servizio di NPI di *, fin dalla prima volta che ho avuto colloquio con lei gli ho detto che si basava tutto su false accuse, tirate fuori perché ho chiesto la separazione per colpa, ma lei non ha sentito ragione, nonostante gli ho detto sempre la verità è cercavo di fare capire che mio figlio era trattato male dalla madre è dalla nonna materna, poi finalmente dopo mesi di indagini il PM fà richiesta di archiviazione perché il fatto non sussiste, ma ancora fino ad oggi l’assistente sociale da consigli a mia moglie di come fare per ostacolare gli incontri tra padre -figlio, ho avuto riscontri perché ogni volta che io parlo con la dottoressa * (se così si può definire ) mia moglie mi aggredisce riferendomi per filo è per segno tutto quello che ho detto durante i colloqui telefonici o al centro di NPI di *. È tutt’oggi nonostante ho il diritto di vedere mio figlio di anni 4 non riesco vederlo perché ogni volta vengo aggredito insultato è addirittura minacciato di morte, tutto questo davanti al bambino. Ho sempre detto tutto questo alla * ma non ha mai preso provvedimenti in tutela del minore, nonostante ogni volta devo chiamare i carabinieri è costavano la reale difficoltà che mi crea la mia ex moglie. Concludo dicendo che ci sono assistenti sociali che fanno bene il loro lavoro, ma ci sono anche alcuni come quella che segue mio figlio che non dimostra di essere per niente professionale, anzi più volte mi ha dimostrato di essere di parte perché più che proteggere il minore tutela la mia ex moglie.

  4. Stefania Giannelli

    Sicuramente la percentuale più alta è quella di padri falsamente accusati, ma a volte sono anche le madri e i loro nuovi compagni che possono essere accusati di falsi abusi dal genitore alienante e dalla sua famiglia che non accettano che la ex moglie si sia rifatta una vita e che il bimbo voglia bene al nuovo compagno. L’ unica via per uscirne è l’ interrogatorio protetto del minore con tanto di vetro separatore. Comunque i danni saranno incalcolabili sul minore: dalle insicurezze, al sentirsi dei falliti se qualcosa va storto, ai problemi di carattere sessuale col futuro fidanzato/a. Ne so qualcosa io che sono una madre accusata con il suo secondo marito di falsi abusi sulla figlioletta di 5 anni. Tutto questo 20 anni fa. Poi si è risolto tutto bene grazie all’ intelligenza del GIP e del Pubblico Ministero che hanno svolto un lavoro encomiabile. Adesso mia figlia è grande, una bella persona, con una intelligenza superiore alla media, grandi successi negli studi e però, quanto lavoro io e il mio secondo marito abbiamo dovuto fare per darle una personalità e dignità. Adesso mia figlia non ha più voluto avere contatti col padre biologico. Anzi, si vergogna di lui. In pratica lui ha fatto tutto questo caos per arrivare dove? Certo i suoi progetti erano altri, ma gli è andata male e si è verificato l’ effetto boomerang.

  5. Cecilia Bonacci

    Salve…
    Vorrei poter esporre il mio caso a qualche esperto al quale affidarmi per uscire da questo incubo che sto vivendo… Si tratta di un falso abuso senza parte offesa…
    Grazie attendo una risposta

  6. Francesco

    Iniziamo a separare il fatto economico dal fatto amoroso affettivo. Esempio? Riconoscimenti di paternità chiesto dopo anni …. Non si parla di soldi punto..prescrizione dei crediti. Non si nutre per il passato chi e’ gia’ nutrito..secondo competenze dei tribunali. Via la forza attrattiva del tribunale ordinario . Lungo e incompetente. Non un assistente sociale ..tre. basta ipoteche giudiziali a sorpresa sui beni del padre spesso. Basta genitore bancomat..una famiglia.chiusa o all’allargata deve subire le contingenze economiche del momento.

  7. Stefania

    Mi rivolgo a Giuseppe: spesso i giudici sono incompetenti, si ergono a giudicatori tuttologi o si affidano a CTU ancora più incompetenti di loro. Pochi sono preparati, sia giudici che psicologi. E gli assistenti sociali? Ne vogliamo parlare? Ne so qualcosa io…
    Cambio discorso:
    Il problema, secondo me, è che prima di strappare un bimbo a un genitore, si dovrebbe verificare davvero se ha subito abusi, poi magari lo si toglie alla famiglia. Ma non prima, è un trauma pazzesco. E ricordiamoci una cosa signori: spesso chi accusa di falsi abusi un coniuge, in realtà, può essere l’accusatore stesso colui che abusa sul figlio. In fondo, queste accuse false sono partite tanti tanti anni fa, proprio dagli USA e si sono propagate in Europa.

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