Papà non potrà vedere la figlia per 13 anni “perché la madre potrebbe alienarla”

Parental-Alienation-For-Mummies-239x300Un papà si è visto rifiutare l’affido condiviso, ed anzi bloccare ogni contatto con la figlia di 5 anni fino a quando sarà adulta, con la motivazione che “la madre distruggerebbe la relazione padre/figlia piuttosto che accettare l’affido condiviso e violerebbe ogni prescrizione in merito ai contatti. La nostra decisione non deve essere interpretata come supporto per il comportamento della madre”.

La sconcertante sentenza arriva dall’Australia (caso Summerby/Cadogen, pseudonimi) e trae origine da due fattori.

Il primo è che entrambi i genitori avevano tentato di alienare la figlia contro l’altro, con reciproche false accuse di pedofilia e di violenza.  La arbitraria decisione di eliminare il padre (piuttosto che la madre) dalla vita della figlia rischia tuttavia di innalzare il livello del conflitto, magari fino all’omicidio: queste sono le possibili conseguenze di una giustizia che viola i diritti umani fino a venir percepita come contraria al sentimento naturale di giustizia.

Il secondo è che in Australia è in corso una guerra contro l’affido condiviso: le riforme del governo Gillard hanno di fatto smantellato la popolare legge Australiana sull’affido condiviso, introducendo emendamenti che  rendono le false accuse uno strumento efficace per impadronirsi dei figli, in ossequio all’ideologia femminista che diffama gli uomini come violenti:

Il movimento dei “papà separati” ha prodotto delle modifiche al corpus di leggi che riguardano la famiglia, con gravi conseguenze nella vita di donne e bambini […] , ha stimolato la tendenza a privilegiare sopra ogni cosa il rapporto con il padre, rapporto che viene tutelato a discapito dell’incolumità dei soggetti coinvolti

Julia-Gillard-Family-Violence-Bill-end-of-Shared-Parenting-300x265Julia Gillard è una femminista arrivata al potere il 24 giugno 2010, non grazie al voto dei cittadini, ma sostituendo il primo ministro Kevin Rudd tramite una manovra interna al suo partito di sinistra, descritta come “accoltellamento” dalla stampa.  Dalla sua posizione di potere Julia Gillard ha attaccato gli uomini con la propaganda femminista: “un miliardo di donne vengono picchiate o stuprate” — dati grottescamente falsi. Gli uomini australiani, diffamati come violenti e stupratori, le hanno levato il voto. Le donne australiane la hanno ignorata. Allora la Gillard ha detto che non votare per lei era un ritorno al “patriarcato”, che ogni critica contro di lei era misoginia, attaccando come “sessista” gli avversari politici. Risultato: la stampa titola “la goffa e manipolativa guerra di genere di Julia Gillard” ed informa che un altro mezzo milione di elettori le hanno levato il voto. Nel suo partito si è iniziato a parlare di “annichilazione elettorale”, di “suicidio politico”. E così i parlamentari del suo partito le hanno levato il voto.

Fonti:

  • http://www.dailytelegraph.com.au/news/national/tv-series-of-rudd-knifing-a-real-drama-for-gillard/story-fndo28a5-1226567407031
  • http://www.theaustralian.com.au/opinion/editorials/julia-gillards-clumsy-and-manipulative-gender-war/story-e6frg71x-1226662755252
  • http://www.couriermail.com.au/news/opinion/party-games-prime-minister-julia-gillard-loses-500000-male-voters-in-a-month-with-her-blue-tie-speech/story-fnihsr9v-1226665229700
  • http://www.f4e.com.au/blog/2011/11/23/shared-care-dead-as-mother-stands-firm-on-no-access
  • http://www.f4e.com.au/blog/2011/11/22/labors-male-hate-anti-family-law-amendments-become-law

 

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