Dopo una descrizione delle principali problematiche relative all’alienazione genitoriale, al nuovo concetto di “bambino alienato” e più in generale al problema dei rapporti fra il minore e il genitore con cui non è collocato in prevalenza, questo lavoro si incentra sul ruolo del consulente tecnico di parte nelle cause in cui, per la particolare problematicità della situazione, è stata disposta una consulenza tecnica d‟ufficio, intesa come situazione in cui molte parti collaborano e confliggono in un contesto di “matrice relazionale complessa” caratterizzato da piani e rapporti molteplici. Il lavoro del consulente tecnico di parte, inteso come presa in carico della c.d. “parte adulta” del cliente e non come collusione con i suoi bisogni infantili, viene inquadrato come situazione di difficile interfaccia fra psicologia forense e psicologia clinica, e il rapporto con il cliente viene esaminato, anche alla luce delle dinamiche transferali, attraverso alcuni esempi legati all‟utilizzazione del materiale onirico.
Articolo pubblicato sulla Rassegna Italiana di Criminologia fasc.3 n.3/2009
- Alfredo Verde: Professore associato di Criminologia, DIMEL – Sezione di Criminologia e Psichiatria Forense, Università degli Studi di Genova.
- Elena Passoni: Laureata in psicologia; interna, DIMEL – Sezione di Criminologia e Psichiatria Forense, Università degli Studi di Genova.