La Sapienza lancia l’allarme PAS – Il Messaggero

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Il Messaggero ha pubblicato un articolo dal titolo “La Sapienza lancia l’allarme PAS: aumentano i casi di alienazione parentale”:

I casi di rifiuto o alienazione parentale (Pas) sono in aumento, emerge anche da una ricerca che viene presentata mercoledì 28 alle 13 nella sala avvocati della Corte di Cassazione in piazza Cavour, durante un incontro organizzato dalla Commissione Famiglia, Minori ed Immigrazione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e coordinato dagli avvocati Matteo Santini e Pompilia Rossi. […]

Di recente in una ricerca condotta sul territorio romano su famiglie in separazioni altamente conflittuali sono state riscontrate nel 12% dei casi situazioni di alienazione parentale; individuate anche alcune manifestazioni di disagio peculiari nei figli che rifiutano un genitore: diminuzione della stima di sé, depressione, problemi di identità, sintomi psicosomatici e problematiche affettive, perché “mettere un figlio contro l’altro genitore è come mettere il figlio contro se stesso”. […]

Dal punto di vista giuridico – osserva l’avvocato Rossi – il fenomeno sta acquistando sempre più una diffusione trasversale, è preoccupante per le dimensioni assunte e per la difficoltà di individuare la soluzione più incisiva e rapida. Il rifiuto immotivato di un figlio a frequentare il genitore separato conduce a una disfunzione relazionale con effetti devastanti nella sfera della corretta crescita psicofisica. Viene posta in discussione l’attuazione del principio della cogenitorialità e si assiste a comportamenti illegittimi da parte del figlio nei confronti del genitore rifiutato o di violazione reiterata dei provvedimenti emessi dalla autorità giudiziaria. Purtroppo dobbiamo constatare l’inesistenza di uno strumento processuale efficace, il più delle volte ogni rimedio predisposto si dimostra inadatto al raggiungimento dello scopo, cioè quello di ripristinare la relazione genitore rifiutato/figlio».

In realtà lo strumento efficace esiste: l’inversione della custodia se necessario tramite allontanamento dal genitore alienante.  Dopo l’utilizzo dei media per tentare di opporsi all’allontanamento a Cittadella e l’utilizzo dei politici, la magistratura italiana sembra aver rinunciato a proteggere i bambini vittima di questo abuso neanche di fronte a loro rinvii a giudizio per maltrattamento: come tutte le scelte dettate dalla vigliaccheria potrebbe portare a conseguenze peggiori, quali genitori abusanti abbattuti non essendoci altro modo per difendere i figli dagli abusi favoriti da sentenze vigliacche.  

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