CITTADELLA (PADOVA) – Non ha mai preso consapevolezza degli errori commessi. E ha proseguito con gli atteggiamenti ostruzionistici nei confronti dell’altro genitore, fino a subìre la decadenza della potestà genitoriale.
È stata una requisitoria durissima quella pronunciata dal pubblico ministero, Federica Riente, nei confronti di Ombretta G., la mamma del ragazzino di prima media al centro della disputa tra genitori che ha fatto il giro del Paese, diventando un vero e proprio caso mediatico.
La donna, sul banco degli imputati con l’accusa di aver maltrattato moralmente il figlio assieme ai genitori Alfonso G. e Annamaria V., rischia una pesante condanna.
La pubblica accusa ha sollecitato una pena di due anni di reclusione, e di un anno ciascuno per i due anziani genitori.
Ostruzionismi, atteggiamenti ostili e mancato rispetto dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria configurerebbero per l’accusa gli estremi del reato di maltrattamenti. Il padre sostiene di essere stato vittima di episodi di particolare gravità: la ex avrebbe tenuto nei suoi confronti una condotta insolente e ingiuriosa, contraddistinta da aggressioni e insulti, oltre che dagli sputi dello stesso ragazzino, spesso in condizioni di grave disagio.
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Bimbo di Cittadella, assolti la madre e i nonni materni
Il caso era esploso nel 2012, quando venne portato via da scuola con la forza. La procura aveva chiesto due anni per la donna e uno a testa per gli ex suoceri
PADOVA 15 luglio 2014 – Assolti perché il fatto non sussiste la mamma e i nonni materni del bambino di Cittadella, nel Padovano, accusati dal padre di maltrattamenti morali nei confronti dell’11enne. Lo ha deciso martedì il giudice monocratico Claudio Marassi del tribunale di Padova che spiegherà i motivi della decisione entro novanta giorni: di fatto, per il giudice, non c’è stato alcun maltrattamento. In aula, era presente solo il padre che ha abbandonato il tribunale per l’uscita posteriore senza rilasciare alcuna dichiarazione.
Si conclude così, in attesa di un eventuale ricorso (al momento non annunciato), l’ennesimo capitolo giudiziario nella vicenda dell bambino di Cittadella portato via da scuola con la forza (e ripreso con il cellulare dalla zia) nell’ottobre del 2012 per essere affidato a una casa famiglia. Il padre aveva denunciato per maltrattamenti la madre e i nonni materni del bambino, che all’epoca dei fatti aveva dieci anni. L’uomo (che si era costituito parte civile) ha deciso di ritirarsi dal processo, anche perché nel frattempo i rapporti con l’ex moglie si sono fatti più distesi.
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