Un altro caso di minore conteso tra i genitori che potrebbe finire come a Cittadella – 3/1/2014

video-bimbo-padova-ricostruzione-770x4911BRINDISI – Una lunga e controversa battaglia legale per l’affidamento di una bambina, figlia di genitori separati, è in atto a Brindisi dove il Tribunale ha sospeso il 27 dicembre 2013 il diritto di visita della figlia concesso alla madre nei weekend, in alcuni giorni della settimana e durante i festivi secondo i calendari stabiliti. Ha anche incaricato l’ufficio minori della questura di intervenire: la bambina il 25 novembre 2011 è stata data in affidamento esclusivo al padre, denunciato dalla ex moglie per abusi sessuali sulla piccola, procedimento archiviato dal gip anche dopo l’opposizione della difesa della donna. Ma secondo quanto accertato, la donna starebbe facendo ostruzionismo, non consentendo il trasferimento «non traumatico» della minore nella casa paterna.

La mamma chiede ora l’intervento del ministero della Giustizia perché disponga un’ispezione riguardo a quanto è stato deciso con diverse sentenze dal Tribunale civile di Brindisi. A quanto rileva il collegio giudicante, che ha accolto il ricorso del padre, la bimba sarebbe assente da scuola dal 6 dicembre. «I carabinieri di Brindisi, cui il padre si è rivolto per essere coadiuvato nell’esecuzione del provvedimento – si legge nel provvedimento del tribunale civile di Brindisi – hanno comunicato l’impossibilità di dare attuazione a quanto deciso da questo Tribunale senza creare traumi o sgomento per la minore, stante la strenua resistenza della madre della minore». Per altro c’è anche la relazione del «Centro per la famiglia di Brindisi, – si legge sempre nella stessa sentenza – pure coinvolto per svolgere una attività di ausilio ai coniugi e alla minore per rendere possibile la esecuzione del trasferimento della stessa presso la abitazione paterna, con la quale è stata denunciata la assoluta non collaborazione della madre». E ancora: «Era stata disposta – si legge sempre nella sentenza – la convocazione per il giorno 19 dicembre 2013 alle 10 davanti al presidente di sezione del Tribunale del nonno materno, presso il quale la minore si trovava» e nonostante la convocazione «nessuno compariva». Infine «rilevato che la minore risulta assente dalla scuola dal 6 dicembre 2013 senza alcuna giustificazione, con grave pregiudizio della stessa anche sotto l’aspetto scolastico» si è deciso di procedere con la sospensione del diritto di visita e con l’incarico ai poliziotti del servizio minori di provvedere all’esecuzione dell’ordinanza.

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