Alcune caratteristiche comuni osservate in genitori che hanno ottenuto la domiciliazione dei figli salvandoli da un genitore alienante:
- Saper controllare le emozioni, non reagire con rabbia, non cercare vendetta;
- Non essersi arresi neanche di fronte al più ostile mobbing genitoriale, fino a far capire ai giudici la necessità di affidare loro la domiciliazione dei figli;
- La capacità di affrontare le necessarie spese finanziarie e legali e di capire il funzionamento del sistema legale; l’aiuto di avvocati e terapisti esperti in alienazione genitoriale;
- La perseveranza nell’essere e dimostrare di essere persone razionali, di buon senso, per bene, e di avere a cuore il benessere dei figli;
- Capire il problema da affrontare senza scoraggiarsi e considerarsi vittime; evitare di ingigantire il problema: per usare le parole di un padre “non so come alleviare il problema con la madre ma so come aggravarlo”.
- Mantenere un diario degli eventi e documentare l’alienazione con materiale ammissibile in Tribunale;
- Presentarsi sempre o almeno mostrarsi dai bambini, anche sapendo che sarebbero stati assenti. Questo è triste, ma consente di dimostrare al Tribunale la loro buona volontà, smentendo il genitore alienante che accusa di mancanza di interesse nei figli;
- Rendere gradevole il contatto con i figli e mai coinvolgerli nel caso; mai parlare male dell’altro genitore; mai mostrare un documento giuridico o far loro sentire conversazioni inappropriate;
- Non violare le sentenze dei Tribunali; pagare il mantenimento in tempo.
Tuttavia proteggere i bambini da un genitore alienante rimanendo nei confini della legge è difficile, come esemplifica, in tono ironico, questa altra lista degli errori che andrebbero evitati se non fosse impossibile (è sbagliato provare, è sbagliato non provare):
- Chiedere la separazione;
- Venire coinvolto in una separazione;
- Lasciare un coniuge/partner abusivo
- Tentare di rimanere nella civiltà (il tuo ex mostrerà disprezzo).
- Non parlare negativamente dell’ex coniuge vicino al vostro bambino (l’ex coniuge vi denigrerà parlando direttamente al bambino).
- Chiedere gentilmente al vostro ex-coniuge di smettere di parlare negativamente di te e della tua famiglia allargata. Spiegare che i bambini dovrebbero sentirsi liberi di amare entrambi i genitori (se siete fortunati, e l’ex coniuge capisce che la PAS è un abuso emotivo, si fermerà).
- Rispettare le sentenze (l’ex coniuge le violerà).
- Chiedere che le sentenze vengano fatte rispettare (l’ex coniuge crederà di essere al di sopra della legge.
- Chiedere di nuovo che le sentenze vengano fatte rispettare (attenzione il vostro caso potrà venir considerato “ad alto conflitto”).
- Chiedere ancora una volta che le sentenze vengano fatte rispettare (l’ex coniuge potrebbe scappare all’estero).
- Ignorare i suggerimenti qui sopra.
- Mantenere la calma.
- Tentare di essere un genitore e non un amico (l’ex coniuge sarà amico di vostro figlio).
- Ignorare il consiglio sopra suddetto (se ci si impegna nei normali doveri dei genitori, come far fare i compiti e le incombenze il bambino potrà tornare dall’altro genitore, venire usato per false accuse o in modifiche del regime di affido).
- Tentatare di essere un amico e non un genitore (i vostri bambini ameranno questo nuovo ruolo! L’ex continuerà ad essere un amico. Di conseguenza, i vostri figli avranno due amici, non due genitori. Alcuni bambini possono diventare marmocchi viziati ma evitare l’alienazione).
- Ignorare il consiglio precedente (rinunciare al dovere educativo del genitore per mantenere un rapporto non è sano per te, né per tuo figlio).
- Accettare di venire trattati con disprezzo (l’ex coniuge si esalterà).
Adattato da http://padsupport.wordpress.com/2011/11/28/twenty-techniques-to-become-a-target-parent-wrong-if-you-try-wrong-if-you-dont-try/
La lettera di una mamma che teme che il padre stia alienando il figlio | Alienazione Genitoriale
[…] sofferta dalla mamma, la cui debolezza contribuisce ad alimentare il problema. La sezione “consigli su come combattere la PAS” potrebbe […]
Alessandro
Buingiorno molto interessante. Potreste consigliarmi avvocati o terapisti i esperti in questa materia in zona firenze o siena. Grazie
Simona
Buongiorno, esistono esperti in campo anche a Bologna? Se si è possibile avere qualche indirizzo? Senza dover vendere un rene per pagare la parcella pero
batman
Provi a contattare Camerini:
http://www.giovannibattistacamerini.com/
Sirenetta
Salve è possibile avere un esperto presso la zona di Napoli per favore
batman
Mi dispiace, non abbiamo contatto diretto con nessuno degli autori e non possiamo dare indicazioni.
anonima
Buongiorno sono la compagna di un padre separato da circa due anni.Sono di Torino e vedo entrambi i bambini molto vicini a questa “patologia”. Il più’ grande ha 6 anni, l’anno scorso ha frequentato un cammino di psicoterapia per riuscire ad elaborare il lutto della separazione e a riconoscere nel mio compagno il ruolo paterno (ancora adesso tende a chiamare papà l’attuale compagno della mamma e non sappiamo quanto sia comodità e quanto confusione).La piccola ha solo 4 anni e oltre a rifiutare il vero padre come figura (dicendo che l’attuale compagno è suo padre con sommo orgoglio della madre) non vorrebbe nemmeno vederlo. Fino all’altro ieri non sapevano nemmeno che il padre provvedeva al loro mantenimento con 450E al mese, la casa più vari extra per medicine, sport e abbigliamento (che la madre non fornisce).
La madre afferma di non avere segreti con i bambini facendogli addirittura leggere i messaggi e riferendo discorsi economici e non sulle scelte di “educazione” che dovrebbero essere prese in comune.
Avrei due domande: 1) Ma la legge 54/06 non prevede un mantenimento diretto e il 50% del tempo con entrambi i genitori?Non dovrebbe essere stato superato questo discorso di genitore collocatario con la bigenitorialità?
2)E’ possibile che i piccoli soffrano di Pas o sono semplici “giochi” tra separati e confusioni di ruolo dovute all’età dei bimbi?
Per favore mi serve una risposta perché è una situazione che mi preoccupa un po’ e che non riesco a capire, nel caso non fosse possibile un aiuto riuscite a darmi un riferimento a cui chiedere?Grazie.
batman
Che si tratti di alienazione parentale è sicuro. Non è una malattia, non si cura con gli psicofarmaci, ma è una condizione di disagio dei minori che non va lasciata correre.
La questione dell’affido alternato è più complessa, ma allo stato in cui siete non serve approfondirla, meglio se vi concentrate sul trattamento dei figli alienati.
Potete leggere questo articolo:
https://separazionedivorzio.wordpress.com/2013/10/
Genny
Sono di Vicenza. Potreste consigliarmi un professionista che mia dia consigli su come dimostrare l’accusa infondata di un padre che vuole dimostrare a tutti i costi che esiste alienazione parentale nonostante sia stato lui da sempre a chiedere affidamento esclusivo del figlio senza alcuna spiegazione? Grazie
batman
Non siamo collegati ad alcun gruppo di professionisti, le consiglio di consultare il sito http://www.alienazioneparentale.it che pubblica l’elenco dei professionisti che collaborano ai contenuti.
Francesco
BELLISSIMA la lista ironica, l’ho apprezzata molto,
anche se in realtà sono un neofita dell’alienazione, in quanto la madre di mio figlio si trova solo alla prima contravvenzione di provvedimento giudiziario, ma con i lavaggi di cervello va fortissimo, oltre che aver sfoggiato un esordio giuridico che la vide resistente e al contempo richiedente affido esclusivo… so che può comunque migliorare, la conosco bene, può far di meglio, si… insomma si, credetemi e basta, senza che io vi faccia esempi noiosi, che poi sono tutti uguali da quanto vedo.
Mi da un gran sollievo leggere, qua e là, liste di comportamenti strani, decaloghi di atteggiamenti malevoli, perché così sento che non sono solo in questo mare di pochezza Etica, e sento anche che a breve non avrò nulla da invidiare ai voi navigati genitori alienati.
Però prenderla con filosofia e riderci su è roba da KINGS o se vogliamo, da persone CAPACI.
In tal merito mi viene in mente un affermazione di un farmacista che sta dalle mie parti, che un giorno, in tono alto, nella sua attività disse MA CHI LI VUOLE I FIGLI?!? com’è possibile che esistano padri che lottano quando potrebbero mandare a cagare tutto/tutti?
All epoca avevo 10 anni in meno dei miei attuali 33 e mi feci una risata… poi il Farmacista era un conclamato tipo estroso dal comizio facile, beh, sicuramente lui era un KING, UN CAPACE, almeno a chiacchiere, perchè non l’ho mai visto rispondere ad affermazioni tipo: MAMMA MI HA DETTO CHE SE VIENI ALLA COLONIA DEVO PIANGERE, oppure MAMMA é DIVENTATA MILITARE, CON IL MITRA TI SPARA (è diventata davvero militare)… Uè farmacì, tu che sai tenere banco, parlaci tu con uno di 4 anni che ti dice che la madre ha il mitra).
Oggi mi ritrovo a lottare per il diritto che ha mio figlio di avere un papà che non sia suo nonno materno (arrivato circa 60 anni fa a piedi dalla Pangea mano per la mano con il resto della sua famiglia, e che non mette una vocale alla fine di una parola nemmeno sotto lauta ricompensa).
Lottare è una cosa giusta quando si ha una giusta causa, lo diceva Minerva, quando giocava a Burraco con Emma Goldman… e quindi lotterò per fare in modo che la giustizia faccia il suo corso… fino al tanto temuto capolinea de “LA LEGGE ARRIVA FINO AD UN CERTO PUNTO, oltre ci dev’essere Il buon senso, il raziocinio”… ed è qui che finiscono i binari, è qui che ti ritrovi a girovagare solo nella nebbia… ma tanto ci siete anche voialtri, si tutti voi… MAL COMUNE MEZZO GAUDIO.
Il mio avvocato, che ormai frequento più assiduamente di quanto frequentavo la prima fidanzatina di adolescenza, mi disse: “preparati Francesco, dovrai fare il callo a molte cose spiacevoli”… ma come? già devo lavorare come un forsennato per uno stipendio mediocre da libero professionista, già non vedo mio figlio ogni giorno, già ho un metabolismo lento e non sono ipertonico (con tutto ciò che ne scaturisce nel 2018)… che può succedermi di più?!? il giorno prima dell’ultima udienza (ad oggi perchè ce ne saranno tante altre) in una memoria a favore della resistente, appena caricata sul portale del tribunale, si legge: IL MINORE PRESENTA SEGNI DI PERCOSSE dovute al fatto che, come riferito dal bambino, alla richiesta di andare dalla madre (che sta a sette ore di macchina per diventare ufficiale della marina militare n.d.r.) il padre l’avrebbe malmenato… ora quindi lo so, lo so cosa c’è di peggio… al peggio non c’è mai fine diceva quello mentre portava a spasso il cane e controllava il cantiere dalla fessura tra le lamiere.
Mio figlio crescerà con addosso dei fardelli che un bimbo di 4 anni non può e non deve portare, e la colpa è mia, perchè non ho voglia di mollare come fece invece il suo bisnonno materno, che poi ha generato sua nonna, che poi ha generato sua madre. Ah, beh, non che nella famiglia del nonno-australopiteco-materno sia andata meglio, ma almeno parliamo di un’ australopi-zio… in pratica l’alienazione parentale nel lato PIUMMEGLIO dell’albero genealogico, a quanto pare, è il minimocomunemultiplo… “perchè mai” – si sarà chiesta la madre di mio figlio – “abbandonare una così nobile e radicata tradizione?”.
L’ironia è una bella arma, cara lista divertente, peccato che nel sito immagino approdino solo vittime dell’alienazione parentale, e peccato che mio figlio non sappia né percepire né fare uso dell’ironia… vabbè quando sarà grande gli potrò spiegare che le usanze vanno rispettate, altrimenti andrà perso tutto il bagaglio… ma voi ve lo immaginate un mondo senza tradizioni?
I problemi dei poveri diavoli come noi si risolveranno quando la Sindrome della Madre Malevola verrà riconosciuta come psicopatologia dalla psicologia forense. Con ciò intendo dire che non si dovrà attendere un TSO per fare in modo che un CTU disponga dei limiti alla FOLLIA autorizzata. Così finalmente metteremo fine a qualche tradizione/usanza superflua, no?
Detto questo specifico che mai farei vivere mio figlio in totale assenza di sua madre… a me certe tradizioni da trogloditi post-moderni mi fanno CAGARE!
CONVINZIONE ALTERNATIVA (leggera e superficiale):
Sono convinto che l’evoluzione della specie, se Charles ci ha preso anche solo minimamente, tra un paio di secoli ci farà nascere senza scroto e senza utero, delegando a cavoli e cicogne il per-lor-ben-più-degno ruolo genitoriale, e poi… Charles, senti un pò… ma non sarà mica che aveva ragione il farmacista?
papàluca
Buongiorno, scrivo dalla provincia di Venezia, qualcuno mi può consigliare un legale che s itrovi nelle province di Venezia, Padova, Treviso?
Il mio errore è stato quello di essere stato troppo permissivo con la mamma. La figlia compierà 18 anni a marzo del 2020 e gli elementi per parlare di alienazione ci sono quasi tutti, esplosi nell’ultimo anno.
Un banale esempio, il rifiuto da parte della figlia di andare/venire anche per sola qualche ora nella casa dove abito, il non rispondere al telefono durante il periodo scolastico con la scusa “deve studiare”, il fatto di poter vedere la figlia sono nell’abitazione della madre e se chiedo “usciamo a mangiare la pizza” non c’è mai interesse da parte di mia figlia, come se avesse paura o un senso di colpa nell’uscire senza la madre.
Lo scorso anno scolastico, conflitti per parlare con gli insegnati durante gli orari di ricevimento. Secondo la madre, poteva andarci solo la madre, se dallo stesso insegnate fossimo andati entrambi i genitori anche se in momenti diversi, questo avrebbe potuto danneggiare l’immagine della figlia nei confronti degli insegnanti, tesi espressa dalla madre e purtroppo avvalorata dalla figlia che come da esempi vede l’amica nella madre.
Ovviamente la madre cerca i conflitti solo in presenza della figlia per un continuo denigrarmi e farmi passare come la persona più sbagliata che esista.
batman
Da qualche anno è attivo un gruppo nazionale di professionisti che seguono i casi di alienazione parentale, cerchi in questo elenco:
https://www.alienazioneparentale.it/chi-siamo/