Natalie Malonis (avvocatessa americana nominata da Tribunali per proteggere bambini coinvolti in separazione conflittuali) critica il sistema americano che può lasciare i bambini in balia di pedo-calunniatrici:
“Nei casi più estremi, una madre può fare false accuse in base alle quali il padre ha abusato fisicamente o sessualmente del figlio. In tali casi non è inusuale che un giudice allontani i figli dal padre per due settimane, durante le quali un professionista valuta la situazione. Il razionale è che, se le accuse fossero vere il bambino dovrebbe essere protetto; se invece le accuse sono false il bambino ha solo perso due settimane e si potrà rimediare aumentando i contatti successivamente.
Nessun pericolo, nessun errore, giusto? Sbagliato. Due settimane sono un mucchio di tempo per distorcere la mente di un bambino piccolo e permettere di radicare l’indottrinamento. Fino a quando due settimane dopo la situazione viene chiarita, i bambini sono isolati e la loro realtà è quella che la madre racconta loro. […] Se i bambini sono molto piccoli in due settimane possono piegarsi alla percezione distorta della madre secondo cui papà è cattivo.” [fonte] (Titolo originale: Gaming the System: False Reports of Physical or Sexual Abuse)
Per adattare il testo alla realtà italiana ove la giustizia è più lenta basta sostituire “due settimane” con “due anni”.