L’alienazione dei bambini contro un loro genitore è una violenza emotiva capace di produrre significative psicopatologie sia nel presente che nella vita futura dei bambini coinvolti. Fra le conseguenze a breve termine si può avere:
- esame di realtà alterato: il bambino è costretto a reprimere il naturale affetto per entrambi i genitori, ed a far proprio l’odio e la visione della realtà del genitore alienante;
- problemi scolastici e comportamentali; problemi nella qualità relazionale con i genitori;
- difficoltà affettive;
- difficoltà psico-emotive quali manifestazioni depressive, sintomi d’ansia, idee suicide.
Fra le conseguenze a lungo termine:
- narcisismo; indebolimento della capacità di provare simpatia ed empatia;
- mancanza di rispetto per l’autorità, estesa anche a figure non genitoriali come insegnanti e futuri datori di lavoro;
- paranoia; sfiducia e difficoltà nel rapporto con gli altri;
- psicopatologie legate all’identità di genere; difficoltà maschile nell’assumere il ruolo genitoriale; sfiducia femminile in ambito sentimentale; relazioni sentimentali precoci e di breve durata.
I bambini PAS sono spesso visti come delle mele guaste: una tale alterazione di questi bambini nella loro giovinezza contribuisce a farne adulti disadattati.
Bambina alienata da madre malevola in “Grandi Speranze” di Dickens | Alienazione Genitoriale
[…] In questa opera ritroviamo la figura della “madre malevola” e della figlia alienata, succube della manipolatrice, che la premia per il suo odio fino a farla diventare a sua volta psicopatica. […]
Pietro
Pietro Meloni
il piccolo ha 12 anni e la sorella ne ha 22,che devo ammetere che la grande ha visto con i suoi occhi il comportamento scorretto nei miei confronti ( amanti )già da quando aveva 9 anni,io le ho spiegato alla bimba di allora che non appena fosse diventata maggiorenne ci saremmo lasciati ,per non traummatizarla .Lei era d’accordo con me. poi nel tempo mi sono illuso che fosse cambiata e mi ha chiesto che desiderava il maschietto,non immaginando che l’ha voluto e usato contro di me da subito.io fingevo di nulla ma io e l sorella ci siamo resi conto che avevo fatto un grande errore,e che per amore verso il piccolo avrei finto di nulla sinché fosse diventato maggiorenne.ora mi trovo fuori casa e mi sembra quasi di sentirmi un fallito,nonostante stia lottando per ottenere giustizia per il mobbing che mi ha creato non pochi problemi di salute che ancora oggi sto curando. quindi ecco la motivazione per cui non voglio littigare con lei per il bene del piccolo.come il mio avvocato mi ha detto che se avessi fatto altre denunzie al tribunale dei minori ( cosa che lei sà ),avrebbe corso il rischio di vedere il piccolo portato via da casa,con la conseguenza che anche la mancanza sia della madre e della sorella ,avrebbe causato danni al piccolo ma avrei ottenuto l’odio nei miei confronti.