Nina G., una bambina vittima di alienazione genitoriale, diventata donna di 33 anni e madre di 3 figli, ha confessato di aver da minorenne falsamente accusato il proprio padre di pedofilia.
I falsi abusi erano relativi agli anni 1989-1991, quando la bambina aveva tra i 9 e gli 11 anni ed era figlia di genitori separati ed affidata a madre alienatrice. Il papà venne nel 1996 condannato a 7 anni di galera, in assenza di alcuna prova oggettiva, vista la deriva femminista del sistema giudiziario.
Piangendo, Nina G. ha confessato in tribunale di essersi inventata tutto, alienata dalla madre, che dopo la separazione la aveva plagiata contro il papà:
«L’odio verso mio padre è cresciuto continuamente e allora ho pensato che dovevo vendicarmi in qualche modo. Non sono però mai riuscita a trovare il coraggio di dire la verità»
Da questo plagio che ha devastato anche la sua vita è riuscita ad uscire solo 15 anni dopo la maggiore età. La madre alienatrice, malata di cancro, le aveva anche fatto credere che il cancro era causato dal papà Heinz-Dieter G.
La alienatrice non potrà ricevere la pena che merita, essendo già morta. La ragazza non subirà conseguenze penali.
Occorre che vengano puniti i periti, gli avvocati ed i giudici che hanno devastato la vita di tre persone: del papà calunniato, della bambina affidata a madre pedo-calunniatrice alienante, e del fratellino, che viveva con il papà e che dopo l’arresto era stato affidato a terzi.
La terribile vicenda si è verificata a Memmingen, in Baviera.
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E Voi pensate che sia solo questo il caso?? Fatevi un giro in internet e vedetevi quale è la percentuale di denunce false verso i padri separati. A quanti capita. E nessuno fa nulla….