Madre americana fa false accuse e perde l’affido: due generali la sostengono.

David Petraeus and Jill KelleyUna madre americana ha tentato di impedire al padre di frequentare il figlio lanciando una serie di false accuse che sono state ritenute totalmente inverosimili dal giudice.

La donna tra le altre cose accusava il marito di averle puntato la pistola alla testa, di averla spintonata e picchiata quotidianamente, di averle strappato il figlio dal petto, di avere scosso violentemente il bambino, di avergli lanciato scarpe e vari oggetti. Lo accusava anche di averla messa incinta contro la sua volontà. Non mancavano ovviamente le solite accuse di abusi sessuali: la donna aveva detto alla polizia di essere stata costretta a visionare video porno, con protagoniste ragazze minorenni.

Il giudice, accertate come infondate tutte queste accuse, nel novembre 2011 ha dato l’affido esclusivo al padre. A quel punto la donna ha chiesto aiuto a due generali che hanno scritto lettere di “raccomandazione” alla Corte d’Appello competente per aiutare la donna a riottenere l’affido.

Il generale Petraeus ha scritto la sua lettera intervenendo nell’aspra battaglia sull’affido del figlio tra la signora Khawam e Grayson Wolfe, socio di una società di investimento privata con sede a Washington DC. Il giudice nel novembre 2011 aveva assegnato l’affido esclusivo del figlio della coppia al padre dopo aver verificato che la madre, avvocato, aveva ripetutamente mentito sotto giuramento e presentato false accuse di violenza domestica e abuso sul bambino dopo che il loro matrimonio era entrato in crisi nel 2009. Il giudice inoltre ha verificato che la signora Khawam aveva ripetutamente disatteso l’ordine della corte di lasciare incontrare il figlio al padre e inviato email agli amici e soci in affari dell’ex marito che “denigravano aspramente il signor Wolfe descrivendolo come un padre e un marito orribile“.  Il giudice ha biasimato il comportamento della signora Khawam per aver presentato prove false e ha sottolineato come una verifica ordinata dalla corte ha dimostrato che le sue accuse di violenza domestica erano “parte di un insieme continuamente crescente di accuse sensazionali, numerose, straordinarie e così distorte da contrastare con qualsiasi comune senso della realtà“. Il giudice ha anche accertato che la donna “è una persona psicolgicamente instabile“. (Huffington Post)

Le parole esatte del provvedimento di affido che valuta in modo estremamente severo la personalità della signora sono citate in un articolo del Tampa Bay Times:

“Ms. Khawam appears to lack any appreciation or respect for the importance of honesty and integrity in her interactions with her family, employers, and others with whom she comes in contact,”  ”The court fully expects that Ms. Khawam’s pattern of misrepresentations about virtually everything, including the most important aspects of her life, will continue indefinitely.”

Lo stesso articolo riporta altri dettagli sull’affido conteso del figlio della coppia Khawam-Wolfe:

When Natalie Khawam moved to her sister’s house in Tampa in March 2009, she brought her own baggage, records show. She had moved south from Washington, D.C., with her infant son without her husband’s permission. Grayson Wolfe would spend nearly two years fighting in court before he regained custody of his son. Khawam had changed the boy’s name to John and didn’t correct him when the boy called Scott Kelley “Dad”, court records show.
When her husband tried to get custody of their son, Khawam began filing allegations of domestic violence in Tampa, part of  ”an ever-expanding set of sensational accusations against Mr. Wolfe that are so numerous, so extraordinary, and … so distorted that they defy any common sense view of reality,” a judge wrote. Sheaccused Wolfe, a lawyer, of repeatedly putting a gun to her head, pushing and hitting her on a daily basis,ripping the nursing child from her bosom, shaking the child and throwing shoes, dishes and porcelain figurines at her and the child. She accused Wolfe of impregnating her through “non-consensual” sex, but she sent Wolfe an email a month after the pregnancy saying she was “Looking forward to phone sex, with an exclamation point.”

Il New York Post in un articolo del 14 novembre riferisce del ruolo avuto dall’altro generale a quattro stelle, John Allen, comandante in capo delle truppe in Afghanistan,  nella vicenda del figlio conteso. Nello stesso articolo viene citato il fatto che la madre nella documentazione presentata alla corte sul caso di affido faceva i nomi del senatore John Kerry (candidato al posto di Segretario alla Difesa nel prossimo goerno Obama) e del senatore Sheldon Whitehouse, entrambi in amicizia con Jerry Harrington, un avvocato e finanziatore del partito democratico che aveva prestato 300.000 dollari alla signora Khawam.

In una lettera del luglio 2012 al suo ex marito la signora Khawam si vantava del fatto che il figlio durante una precedente vacanza a Martha Vineyard era diventato molto conosciuto tra i membri del Comitato per la campagna del Partito Democratico e che il senatore Kerry si era informato per sapere se il bambino sarebbe venuto anche l’anno successivo. Un portavoce del senatore Kerry ha dichiarato che la signora era stata presentata al senatore dal fidanzato, Jerry Harrington.

Nello stesso articolo vengono evidenziati altri dettagli sulla gravità della controversia sull’affido tra i due genitori:

Secondo i documenti della corte il padre del bambino, Grayson Wolfe, non era riuscito a vedere il figlio per oltre un anno. Il giudice del caso ha messo agli atti che la madre  aveva “una condotta stravagante”,  usava “tattiche processuali in malafede” e mostrava “illogicità di pensiero“. Il giudice quindi nel 2011 decise per l’affido esclusivo al padre e condannò la madre a pagare 300.000 dollari di spese legali.

Fonte: http://www.alienazionegenitoriale.com/il-direttore-della-cia-ha-aiutato-una-madre-manipolatrice/

 

Visualizzazioni dopo 11/11/11: 5777

3 Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *