
La Suprema Corte – con la sentenza 5365 – ha, infatti, accolto il ricorso della Procura della Corte di Appello di Catanzaro contro il proscioglimento di M.P. dall’accusa di maltrattamenti e di violenza verso i suoi due figli. Ad avviso della Cassazione se in questo caso non si puo’ parlare di maltrattamenti in quanto manca l’abitualita’ della condotta vessatoria che si manifesta solo in occasione dei contatti con il padre, sussiste senz’altro, e a ”pieno titolo”, l’accusa di violenza privata. Ora la mamma aggressiva, una signora di 47 anni di Rende che ha mal digerito la ”disgregazione familiare”, tornera’ ad essere processata dalla Corte di Appello di Catanzato. Proprio per la grave conflittualità che caratterizzava i rapporti tra M.P. e i suoi figli, la figlia adolescente era stata affidata al padre e il diritto di visita della madre era stato autorizzato solo in ambienti sicuri.
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Si deve vergognare, carogna, come tutte le altre che fanno questo, vergognatevi e bruciate nel fuoco eterno dell’inferno! Terribile…
NO….NON LA CONDANNO COME HA FATTO ANGELO….QUESTA MAMMA E’ MALATA E’ PERICOLOSA…HA LA MALATTIA DEL ODIO…..SE LE PERSONE COMPETENTI NON SI ACCORGONO CHE HA BISOGNO DI CURE….SUCCEDERA’ UN ALTRA TRAGEDIA ..COME QUELLE CHE VEDIAMO IN TELEVISIONE…..! DICO SOLO…POVERO FIGLIO…CHE LA MADRE LO USAVA SOLO PER FARE DEL MALE AL PADRE….SENZA RENDERSI CONTO CHE IL MALE LO STAVA PROVOCANDO AL FIGLIO…CHE NON HA MAI AMATO…