Alienatrice condannata: sospensione della potestà, un anno e mezzo di carcere, 20mila€ di risarcimento

Ascoli, 17 dicembre 2012 – Ancora una storia di separazione e litigi, in cui a pagare sono i più piccoli. Questa volta, protagonista della vicenda è una madre, una 50enne ascolana, che avrebbe maltrattato i figli per colpire il marito dal quale si stava separando. Una ‘vendetta’ per cui è stata condannata a un anno e mezzo di carcere dal giudice del Tribunale di Ascoli Marco Bartoli.

Pesanti le accuse che le sono rivolte, dai maltrattamenti in famiglia, alla violazione di obblighi di assistenza familiare, fino alla mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del Tribunale. Il giudice, proprio a causa della gravità della sua condotta, le ha anche sospeso per tre anni la potestà genitoriale, disponendo la relativa comunicazione al Tribunale per i minori di Ancona.

La donna dovrà pagare anche una provvisionale di 20 mila euro all’ex marito, in attesa dei risarcimento danni da stabilirsi in separata sede.  Una storia delicata e difficile, in cui a pagare, oltre alla donna, difesa dall’avvocato Alteo Liberati, sarebbero stati dei bambini. Secondo l’impianto accusatorio, con il suo comportamento la madre 50enne avrebbe causato stress emotivo e psicologico ai due figli, tanto che il Tribunale per i minori li ha affidati poi al padre. 

La donna avrebbe avuto una condotta tale da mettere i figli contro il padre, con il quale invece i bambini stavano volentieri. Li avrebbe anche puniti negando loro la cena quando, tornati da lei dopo aver trascorso del tempo col padre, le raccontavano di essere stati bene.

http://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/2012/12/17/818568-maltratta_figli_colpire.shtml

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